Il Coordinamento Nazionale Docenti disciplina Diritti Umani commemora Carnicella con le parole della studentessa Vanessa Audia di Crotone
Gianni Carnicella
MOLFETTA - Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani vuole commemorare Giovanni Carnicella, sindaco di Molfetta, assassinato da Cristoforo Brattoli, impresario di eventi e spettacoli, il 7 luglio del 1992 nei pressi del palazzo comunale.
La motivazione che condusse all’omicidio è ormai nota: l’azione amministrativa del Carnicella si contraddistinse per la correttezza e la legalità. Per tal motivo durante il suo mandato si oppose a qualsiasi forma di compromesso e di acquiescenza con le dinamiche del suo territorio.
Oggi la sua tragica vicenda rivive attraverso le parole della studentessa Vanessa Audia, della classe III sez. C, del Liceo scientifico Filolao di Crotone:
“Il 7 luglio è una data che viene ricordata nella città di Molfetta poiché Giovanni Carnicella, il sindaco della città, venne colpito da un colpo di fucile e rimase a terra ferito, da un organizzatore di eventi, Cristoforo Brattoli, che chiedeva da molto tempo il permesso per organizzare un concerto del cantante Nino D'Angelo a Molfetta. Dopo l'attentato Giovanni venne soccorso e portato d'urgenza all'ospedale dove molti cittadini andarono a trovarlo per donare il loro sangue e cercare di salvare il loro sindaco, tuttavia, tutto questo impegno non bastò e verso le ore 23:00 Giovanni Carnicella muore.
I cittadini lo ricordano come un uomo che c'è sempre stato per la loro città e ha sempre fatto del bene per tutta la comunità. L'omicidio di Carnicella evidenzia le tensioni tra iniziative private e pubbliche, evidenzia il marcio e le speculazioni che si celano dietro a eventi chi hanno la capacità di attirare un grande pubblico. Giovanni Carnicella non aveva concesso il permesso per problemi di sicurezza, ma ciò non interessava alla criminalità organizzata, che cura solo i propri interessi. Il sindaco di Molfetta voleva che tutto fosse fatto secondo le regole, voleva che gli spettatori partecipassero al concerto in sicurezza e per questo ha perso la vita. La legalità va coltivata come un fiore ogni giorno, ha bisogno di cure quotidiane, è così delicata e preziosa che basta un attimo per reciderla. Per questo tutti dobbiamo impegnarci per creare e curare il giardino della legalità affinché l'erbaccia della criminalità organizzata non possa mai attecchire”.
Occorre ricordare oggi il valore della scelta di un uomo il cui compito era quello di amministrare la propria città con integrità e che onorò il proprio mandato con coraggio e sacrificio; pochi amministratori e rappresentanti politici hanno dimostrato di conoscere profondamente il significato della carica ricoperta affidata dalla fiducia degli elettori. Giovanni Carnicella rimane il simbolo imperituro della politica buona. Della politica al servizio dei cittadini.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rileva come il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” stia diffondendo tra le giovani generazioni volti, storie, episodi veramente straordinari per la loro valenza educativa.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU