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Traetta Opera Festival, l’Alter Chorus anche quest’anno tra i protagonisti della maratona corale a Bitonto Il coro lirico diretto dal prof. Antonio Allegretta
15 novembre 2023

Anche quest’anno l’Alter Chorus, il coro lirico diretto dal prof. Antonio Allegretta e facente parte dell’APS don Tonino Bello, non ha voluto mancare all’appuntamento con il Traetta Opera Festival, la kermesse artistica dedicata al settecentesco compositore bitontino Tommaso Traetta la quale, con la prestigiosa direzione artistica del M° Vito Clemente, di anno in anno ha acquisito sempre maggior importanza, anche in ambito internazionale. Ciò fino ad arrivare alla diciottesima edizione di quest’anno che, godendo del patrocinio del Comune di Bitonto e della Regione Puglia, presenta un ricchissimo programma in cui figurano oltre una cinquantina di eventi tra concerti, allestimenti, concorsi, produzioni e presentazioni, in un ampio periodo che va dal 24 settembre al 16 novembre. Uno degli eventi di punta del Traetta Opera Festival è la maratona corale che riunisce in un unico grande concerto alcune tra le più quotate ensemble vocali del territorio e della quale l’Alter Chorus è ormai abituale ospite. Quest’anno la rassegna dei cori, tenutasi nella serata dello scorso 22 ottobre nel teatro comunale bitontino dedicato allo stesso compositore, era incentrata sul tema «Traetta e il suo tempo». E proprio dal repertorio del settecento è stato tratto il programma presentato dal coro lirico molfettese nella sua esibizione nella quale, col supporto del sempre ineccepibile accompagnamento pianistico del M° Emanuele Petruzzella, l’ascoltatore è stato condotto dal barocco dei primi decenni fino al classicismo degli ultimi anni del XVIII secolo, attraverso due tra i più rappresentativi compositori dei rispettivi periodi: Antonio Vivaldi e Wolfgang Amadeus Mozart. Del Prete Rosso sono stati proposti primi due numeri della sua composizione sacra più popolare, il Gloria RV 589: trascinante e brillante il coro nel Gloria in excelsis Deo quanto meditativo ed espressivo nell’Et in terra pax hominibus. Del genio salisburghese è stato eseguito uno stralcio dalla sua opera estrema e incompiuta, il Requiem in re minore KV 626, per l’esattezza tre tra le strofe più eloquenti della Sequentia della messa: il Dies irae, con il giusto impeto che gli si addice, il Rex tremendae maiestatis, cesellando vocalmente in maniera precisa un urlo che si fa poi preghiera intima, e il larghetto Lacrimosa dies illa, reso come di consueto in maniera intensa e toccante. Una gran bella prova di musica sacra per una compagine solitamente adusa al repertorio operistico. Una performance calorosamente accolta dal pubblico presente, il quale è stato ringraziato dall’Alter Chorus con un bis finale ricorrendo proprio a un caposaldo del melodramma italiano altrettanto intriso di sentimento religioso come il coro verdiano del Va pensiero del Nabucco, una esecuzione improvvisata sul momento, tanto da essere accompagnata da Petruzzella totalmente a memoria senza l’ausilio di spartito, ma perfetta. © Riproduzione riservata

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