Sinistra italiana: chiudere la biblioteca per un festival è una scelta miope. A Molfetta la cultura viene (di nuovo) sacrificata
MOLFETTA – Ancora polemiche (giuste e motivate) a Molfetta per i disagi creati dal “Battiti live” e ora dal MolFest. Tra i disagi ci sono anche quelli degli studenti che frequentano la Biblioteca comunale.
Gabriele Vilardi, segretario di Sinistra italiana Molfetta interviene in merito: «In un momento in cui tantissimi giovani stanno preparando esami universitari, maturità o concorsi pubblici, l’Amministrazione Comunale decide di chiudere la Biblioteca “G. Panunzio” e l’annessa sala lettura per quasi una settimana, dal 25 al 30 giugno, per far spazio al Molfest.
Una scelta sbagliata, che mette ancora una volta in secondo piano i diritti, in favore dell’apparenza e degli eventi da copertina. La cultura non è un lusso, né un accessorio da mettere in pausa quando serve un palco. È un diritto fondamentale, da tutelare ogni giorno, soprattutto nei luoghi pubblici e condivisi.
Come AVS - Sinistra Italiana Molfetta ci opponiamo con forza l’ennesima decisione che penalizza chi studia, chi prova a costruirsi un futuro, chi ha bisogno di uno spazio silenzioso, gratuito e accessibile per concentrarsi. Chiudere l’unico presidio pubblico dedicato allo studio per fare spazio a un evento culturale – per quanto meritevole – è l’emblema di una visione che preferisce l’effimero alla sostanza.
Non è accettabile trasformare la città in una vetrina continua, dove i servizi pubblici si sospendono per lasciare posto allo spettacolo. Molfetta ha bisogno di investire sulla cultura vera, quella che si coltiva ogni giorno, non solo nei weekend di festa.
Chiediamo che la sala lettura resti aperta anche durante i giorni del festival. Le due cose possono coesistere, se solo ci fosse la volontà politica di mettere al centro i diritti delle persone e non solo gli eventi da promuovere sui social.
La cultura non è un evento, è un bene comune.
E non può essere chiusa a chiave per fare spazio a un palco».
Ma forse Sinistra Italiana dimentica che l’attuale amministrazione dimostra uno scarso livello culturale, col suo comportamento populista. Ogni botte dà il vino che ha. Alla fine si risolve con spreco di denaro pubblico e zero vantaggi.
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