La furbata, aumenta la Tari a Molfetta: meno pulizia e più tasse. Verde cittadino a rischio, nella rivista mensile “Quindici” in edicola
MOLFETTA – “Furbata” dell’aumento della Tari (tassa rifiuti): meno pulizia in una città sempre più sporca. Si può riassumere così l’ultima decisione dell’amministrazione comunale di Molfetta. E’ questo il titolo di copertina della rivista mensile “Quindici” in edicola a Molfetta.
Alla “furbata” è dedicata anche la vignetta del nostro Michelangelo Manente: illusoria diminuzione della tassa rifiuti, ma è pronta la tassa bis. A rivelare il trucco è stata l’opposizione di sinistra, che ha ricordato oltre all’inefficienza dell’Asm, anche i debiti dell’azienda municipalizzata. Il sindaco Minervini tenta un’impossibile difesa.
Altro argomento in primo piano è il successo di Battiti live e la magia della musica, raccontati da Daniela Bufo con la copertina del nostro Mauro Germinario, mentre l’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis, si sofferma su un aspetto significativo di queste manifestazioni estive, che hanno poco di culturale: “Ballando una sola estate”. Nell’articolo si parla anche del vergognoso atto vandalico fascista ai danni del monumento a Giuseppe Di Vittorio nei giorni del centenario della morte di Giacomo Matteotti, deputato socialista fatto uccidere da Mussolini.
I disagi degli abitanti del centro storico, limitati nella loro libertà di movimento sono oggetto della satira di Petrus Caput Hurso “Captivi”.
Ancora in evidenza il taglio dei pini in via don Minzoni e le iniziative del Comitato difesa verde e territorio, per evitare l’ulteriore scempio dei giardini.
Rinascere dal mare, quale futuro per Molfetta, è l’interrogativo che si pone, nelle pagine di politica, l’omonimo movimento politico che ha come referente il consigliere comunale Felice Spaccavento.
La storia di un giovane molfettese morto di privazioni e malattia nella Torino del boom economico ce la racconta Onofrio Bellifemine che anticipa un saggio che sarà pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica “Politica.eu”.
Qual è il segreto del successo e della simpatia dei “ragazzi di Proforma”, quelli dell’agenzia di comunicazione che ha curato le campagne elettorali vincenti di molti politici, ultimo Antonio Decaro? Ce lo spiega Felice de Sanctis in un’intervista a Giovanni Sasso fondatore e direttore di “Proforma”.
Come sempre ricche e interessanti, sia sul piano dei contenuti, sia su quello della qualità, le pagine della cultura con articolo degli illustri collaboratori di “Quindici”. Marco Ignazio de Santis si occupa di Gaetano Salvemini e di un mancato articolo su Jaures, il leader socialista pacifista francese; Gianni Antonio Palumbo, invece, rilegge “Giochi d’anima” di Stella Poli.
Il racconto di questo mese di Francesco Tammacco è intitolato “Marika vuole cantare”, le avventurose peripezie di una cantante prossima al successo.
Corrado Pappagallo nella sua rubrica “Appunti di storia” ci propone la seconda parte dei militari di Molfetta in varie guerre (1810-1860).
Torna a Molfetta il Festival di letteratura “Storie italiane” a cura della libreria “Il Ghigno”, mentre all’Aneb, il preside Giuseppe Cannizzaro ricorda il terremoto di Messina del 1908, disastro fisico e amministrativo. Tra le altre circa 150mila vittime, ci fu tutta la famiglia di Gaetano Salvemini. L’articolo è di Maddalena Azzollini.
Una bella pagina di lettura dedicata al difficile rapporto uomo-natura ci viene offerta dalla bella penna di Zaccaria Gallo, mentre Ignazio de Marco analizza questa volta, attraverso i documenti custoditi nell’Archivio centrale dello Stato, i danni al Seminario vescovile adibito ad ospedale nella Grande Guerra.
Nelle pagine economiche il direttore della sede di Bari della Banca d’Italia, il molfettese Sergio Magarelli presenta il Rapporto trimestrale sull’economia della Puglia che registra un rallentamento.
Cosmo Damiano Pappagallo ci propone la rubrica “Pensieri e parole”, mentre nelle pagine dello sport trovate la notizia della “Network run”, il welfare aziendale fra le vie di Molfetta.
Non mancano come sempre anche i turni della farmacie.
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“Quindici” quello che gli altri non dicono
Buone vacanze e arrivederci a settembre!
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