Importanza dell’educazione finanziaria. Investimenti e difesa dalle truffe
Interessante incontro all’Aneb con il direttore della Banca d’Italia di Bari Magarelli e il dirigente Lozzi
Una tematica utile e interessante è stata trattata, presso la sede dell’Aneb di Molfetta: “L’educazione finanziaria: a cosa serve e a chi”. Ospiti graditissimi sono il Dott. Sergio Magarelli, direttore della Sede di Bari della Banca d’Italia, il Dott. Maurizio Lozzi, Dirigente della Sede di Bari della Banca d’Italia e, in qualità di moderatore, il Dott. Felice de Sanctis, già editorialista economico della “Gazzetta del Mezzogiorno” e attuale direttore del mensile “Quindici” e del quotidiano “Quindici on line”. Il Presidente, prof. Michele Laudadio, ha aperto la conferenza, salutando i relatori e leggendone il corposo curriculum vitae. Il dott. Felice de Sanctis introduce il tema dell’euro digitale, che è ancora un progetto in fase di studio e non si sa se verrà realizzato, ma c’è da chiedersi: sostituirà le banconote? È uno strumento d’investimento? Avrà funzione di moneta sovrana? C’è il pericolo di truffe? A queste domande ha risposto il dott. Lozzi, precisando che l’euro digitale affiancherà, non sostituirà il denaro contante, servirà per i pagamenti nei negozi, per le spese correnti. L’uso normale richiederà internet: sarà però possibile anche in sua assenza, semplicemente accostando i due cellulari, quello di chi paga e quello di chi riceve, con il sistema del Bluetooth. Non ci saranno commissioni da pagare, non ci sarà bisogno di un conto corrente, basterà recarsi in un ufficio pubblico per ricaricare probabilmente, ma questa sarà una scelta che verrà fatta quando entrerà in funzione, fino ad un massimo di 2.000 o 3.000 euro, corrispondendo in contanti la ricarica. Funzionerà come un Bancomat o una Carta di Credito, senza bisogno di una tessera elettronica. Il principale vantaggio sarà quello di offrire uno strumento di pagamento veloce sicuro e senza costi. Inoltre questo consentirà anche di creare un’alternativa ai circuiti di pagamento delle grandi società private che gestiscono i più importanti sistemi di pagamento. Quali sono i vantaggi rispetto ai sistemi attualmente in uso? Il principale vantaggio è quello di rendere l’Europa indipendente dal sistema di carte di credito (Mastercard, American Express, Visa), gestito da società private straniere. In pratica, il principale vantaggio è quello di offrire uno strumento di pagamento veloce sicuro e senza costi. Inoltre questo consentirà anche di creare una alternativa ai circuiti di pagamento delle grandi società private che gestiscono i più importanti sistemi di pagamento. Il dott. Sergio Magarelli ha affrontato il tema dell’importanza dell’educazione finanziaria soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni. Serve aumentare la cultura finanziaria della popolazione e questo è un compito che la Banca d’Italia porta avanti da anni sul territorio. Il dott. Magarelli, stimolato dal giornalista de Sanctis, ha parlato anche dei bitcoin, che sono cresciuti vertiginosamente, dando anche facili guadagni, ma sono un investimento pericoloso perché il loro valore non si collega a qualcosa di concreto, ma solo all’efficacia di scambio di questa criptovaluta. Non sono consigliati a meno che non si sia disposti a rischiare di perdere l’investimento. Per il dott. Magarelli l’Educazione Finanziaria serve a colmare l’asimmetria fra l’operatore professionale e il cliente che si trova in una posizione di svantaggio nella negoziazione, non avendo le conoscenze tecniche necessarie. Tutto il mondo finanziario sta andando verso la tecnologia digitale che è molto efficace ma poco accattivante per chi non sa usarla. Perciò ogni giorno di più serve la formazione che si può sintetizzare in un percorso che comincia con la tutela del cliente, si sostanzia con il rispetto delle regole e con la consapevolezza di sé e delle proprie scelte per arrivare all’inclusione finanziaria. Così le persone possono scegliere i prodotti più adeguati ai propri interessi senza lasciarsi fuorviare da quelli più pubblicizzati. A quali categorie deve rivolgersi l’educazione finanziaria? A tutte le categorie, dagli insegnanti ai professionisti, dalle donne ai comunicatori, dagli educatori nelle carceri agli operatori nei campi di accoglienza. Per dare una speranza a quanti guardano al futuro con paura ed apprensione, il motto dell’Educazione Finanziaria è “Oggi per il domani”. Fra le numerose domande poste ai relatori ne citerò qui solo una: conviene ancora portare i propri soldi in banca dove gli interessi sui conti correnti sono pari a 0, mentre le banche applicano tassi alti sui mutui e vedono crescere i propri profitti? La risposta è: “le banche sono delle aziende che badano al profitto e non premiano la passività dei clienti che tengono i loro soldi a giacere per anni senza fare nulla”. Si passa poi alle truffe finanziarie di cui parla il dott. Lozzi. Le truffe avvengono in prevalenza quando si usano gli strumenti elettronici, attraverso messaggi, email o quando si accede al proprio conto corrente con Internet Banking. I consigli del dott. Lozzi sono: non cliccare MAI su link che ci vengono suggeriti da messaggi o telefonate truffaldine. Non fornire mai le proprie credenziali bancarie anche se la richiesta sembra provenire dalla nostra banca. Diffidare dei link che recano la sigla http, anziché https dove s sta per sicurezza. Fare attenzione ai messaggi con errori di grammatica: possono provenire da organizzazioni criminali estere. Purtroppo con lo sviluppo della tecnologia anche le truffe stanno diventando sempre più sofisticate e difficili da sventare. Perciò bisogna sta-re sempre allerta. Il dott. Magarelli riprende quindi il tema del divario di genere (gender gap), già enunciato dal dott. de Sanctis, aggiungendo che in Puglia la partecipazione al lavoro delle donne è molto contenuta, poco al di sotto del 40%. Un patrimonio di intelligenza e di cultura che va sprecato. È un fatto che le donne al lavoro vengono pagate di meno degli uomini (gender pay gap), e ciò sul piano finanziario significa più bassi livelli pensionistici, minore reputazione economica che si traduce in difficoltà ad ottenere mutui o ad ottenerli a tassi di interesse più ragionevoli. Inoltre le donne subiscono con più facilità licenziamenti rapidi e drastici soprattutto dopo un anno di assenza dal lavoro per la nascita di un figlio o per l’accudimento di un genitore malato. Il dott. Magarelli passa ad un argomento un po’ più ostico, quello della finanza. Essa gode di una pessima reputazione, ma è necessaria (altrimenti saremmo ancora all’economia del baratto) perché rende possibili gli affari e le transazioni finanziarie. Si basa sulla fiducia. Questa è una ricchezza per la crescita economica, fa muovere gli scambi, i commerci e la valuta con la quale si fanno gli affari e aiuta a rendere costruttivi i rapporti tra le parti e le società. Tale fiducia è avvalorata dall’autorità di supervisione della Banca d’Italia attraverso tutto un complesso di leggi, regolamenti, prassi, orientamenti imposti al sistema, con il potere di dare le regole ma anche di correggere gli errori e, in caso di necessità, ricorrere ai poteri di ispezione, di sanzione, di allertare le forze dell’ordine, la guardia di finanza, la magistratura. Questo è l’obiettivo dell’informazione finanziaria: formarsi per esercitare un ruolo attivo nella gestione del proprio denaro senza cadere in truffe e raggiri dovuti a scarsa o eccessiva sicurezza nell’uso dei prodotti tecnologici. Un altro rischio dovuto a solitudine o ignoranza è quello di cadere nella spirale dell’usura o di riciclare il denaro sporco proveniente dai traffici illeciti della criminalità organizzata che si è infiltrata nel sistema economico e cerca con ogni mezzo di rifarsi un look di decoro e rispettabilità. La persona ben informata ha tutti gli anticorpi per non cadere in trappole e tranelli. Molto vivace e interessante il dibattito. Il presidente Laudadio chiede ai relatori se sia ancora conveniente portare i propri risparmi in banca dove i tassi di interesse sui conti correnti sono pari a 0, mentre, come rimarca il dott. de Sanctis, gli interessi sui mutui sono ben più alti con grandi guadagni per le banche. Il presidente chiede anche se ci sia una possibilità per i giovani di ottenere dalle banche facilitazioni nell’accedere al mutuo per l’acquisto della prima casa. Il dott. Magarelli risponde rimarcando l’importanza dell’educazione finanziaria e del risparmio per i giovani che non potendo contare su di un percorso professionale stabile e su di una pensione che possa assicurare una vecchiaia dignitosa, devono già da subito imparare a fare gli investimenti giusti per poter contare in futuro su di una pensione integrativa. Il dott. Lozzi aggiunge che le banche devono seguire le regole del mercato, perciò nell’erogazione dei mutui applicano condizioni meno vantaggiose ai giovani rispetto agli anziani che invece hanno una capacità di reddito maggiore. Le banche fanno i loro interessi perciò tocca allo stato, attingendo alla fiscalità generale, dare degli incentivi alle categorie deboli, garantendo per la loro solvibilità. Inoltre riconosce che le banche ultimamente hanno fatto tanti profitti perché hanno alzato i tassi d’interesse sui prestiti, non sui conti correnti. Il fatto è che le banche sono aziende e in quanto tali approfittano dell’atteggiamento passivo di molti correntisti che depositano i loro soldi per anni e anni senza movimentarli, senza cercare offerte presso altre banche o investimenti più redditizi. La passività non premia. La socia Carmela Germinario dice di aver sentito recentemente di un investimento, sponsorizzato da economisti, opinionisti e personaggi famosi che prometteva, partendo da cifre modeste di realizzare guadagni esponenziali, grazie all’intelligenza artificiale in grado di effettuare transazioni molto rapide. La risposta dei relatori è di seguire questo principio: “se vi viene offerto un prodotto che ci darà un guadagno così inaspettato da non sembrarci vero, probabilmente è proprio così… non è vero!”.