Finita la Festa patronale, ecco lo sfogo di un cittadino molfettese
MOLFETTA - E' da poco trascorsa la festa patronale molfettese con l'inaugurazione della piazza intitolata alla compratona di Molfetta e magari qualche cittadino residente nei Comuni limitrofi e non, immagina di trovare una situazione idilliaca nel territorio molfettese.
Siamo sicuri?
E' risaputo che la festa patronale è molto importante, tant'è che per l'occasione ospitiamo persone provenienti da varie nazioni, americani (famosa la festa sul lungomare di Hoboken nel New Jersey l'8 settembre in concomitanza con la nostra festa), argentini, venezuelani e di tante altre nazioni. Cosa avranno detto o pensato queste persone, magari un tempo residenti a Molfetta? E anche noi molfettesi, cosa ci siamo detti? La festa era più bella prima o adesso?
Quest'anno ci dirigiamo verso la chiesa della Madonna dei Martiri e cosa troviamo? Un cantiere aperto per l'occasione... con una riduzione di spazi notevolissima!
Considerando che è passato già un anno (forse di più?) dall'apertura del cantiere, forse dobbiamo iniziare a rassegnarci che questo cantiere finirà e/o andrà di pari passo con il completamento del famoso porto? Così da poter permettere agli amministratori delle varie fazioni (sinistra, centro, destra) di poter fare la loro propaganda elettorale nei secoli?
La conseguenza è stata che, non avendo più spazi, si è dovuto ripiegare per il collocamento delle giostre (ah e per le giostre dei piccoli cosa ha fatto il Comune di Molfetta? Ha dovuto pagare per poter occupare gli spazi?) in un altro luogo.
Cosa ci si è inventati quindi? Di collocarle direi in modo beffardo, senza alcun rispetto per le persone defunte, a due passi dal cimitero. Complimenti.
E ancora... E' risaputo che durante le feste patronali, (tutte non solo a Molfetta) la gente consuma la cena per strada, magari un panino o un trancio di pizza al volo, una coca cola o una birra. Bene. Poi però finita la cena, il panino, la birra, dove si dovrebbero conferire i rifiuti?
Invito gli amministratori del Comune di Molfetta a fare un giro su tutta via Madonna dei Martiri, e a rispondere: quanti cestini per il conferimento dei rifiuti ci sono? Gli incivili ci sono e ci saranno sempre, ma mi sembra che in questo modo vengano agevolati.
Il top però è stato raggiunto con lo spegnimento dei semafori di via Madonna dei Martiri all'incrocio con via San Francesco d'Assisi.
Cioè durante la festa, si sa, aumenta il flusso di auto, motori, monopattini, biciclette, pedoni e quindi cosa pensa di fare il Comune di Molfetta? Spegne i semafori e lascia tutto al buon senso (grazie a Dio non è successo nulla, per ora) dei molfettesi.
Non solo! I semafori di via Madonna dei Martiri per fortuna solo da qualche giorno sono stati riattivati, mentre non si sa per quale motivo si continuano a tenere spenti i semafori in via Giovinazzo, poco prima di arrivare alla stazione dei carabinieri di Molfetta. Spenti non da poco ma da una vita!
Dobbiamo aspettare l'evento estremo probabilmente per riattivare anche quei semafori?
Ci sono però anche cose positive. La nostra zona industriale offre lavoro a migliaia di famiglie molfettesi e non, tanto da poterci vantare con i Comuni limitrofi.
Ma come possiamo raggiungere la zona industriale? Con un carro armato? No, perché andare ogni giorno magari a lavoro con il proprio automezzo è un'impresa eroica! E' faticoso anche definire “dissestata” la strada per raggiungere il centro commerciale, la città della moda, e tutte le altre attività presenti nella zona industriale.
La parola esatta per definire quelle strade è “vergognose”.
Spero solo che questo “sfogo” smuova le coscienze degli amministratori, non importa se di maggioranza o di opposizione, e che finalmente si possa tornare ad offrire ai cittadini molfettesi e a chiunque venga a visitare la nostra Città un luogo quantomeno dignitoso.