Diritto allo studio: Molfetta si è dimenticata dei suoi giovani
MOLFETTA - Dove posso studiare a Molfetta? Questa è la domanda che molti studenti molfettesi si pongono oramai da tempo, più precisamente dal 3 luglio 2020, ultima data annunciata di riapertura dell’aula studio temporanea presso l’ex palazzo Tributi da parte della già Assessora dell’amministrazione Minervini Gabriella Azzollini.
Il rapporto tra la nostra città e lo studio fa parte di una storia molto travagliata, che merita di essere in parte ripercorsa: comincia dalla chiusura della Biblioteca comunale G. Panunzio per ristrutturazione nel febbraio 2019, con l’aggiudicazione dell’appalto (oggi sotto oggetto dell’inchiesta Appaltopoli) e la sua progettazione originale variata nel tempo per tre volte, all’apertura come aula studio del palazzo dell’ex Ufficio tributi con un numero di posti totalmente sproporzionato rispetto al numero di studenti, in un sistema di funzionamento che privilegia i più veloci e in fasce orarie non pienamente soddisfacenti.
A seguito della chiusura per Covid, il palazzo viene riaperto con una capienza massima di 14 posti, per poi essere chiuso definitivamente, senza alcuna alternativa messa a disposizione dal governo cittadino.
“Studia a casa” sarebbe l’obiezione più ovvia.
Bene, non tutti gli studenti dispongono di situazioni famigliari o anche abitative che possano garantire loro la serenità tale da potersi concentrare. Non tutti gli studenti hanno una connessione rapida ed efficiente. Magari qualcuno trova nell’aula studio uno spazio dove poter condividere le sue ansie o momenti di felicità.
Il nostro appello di apertura di spazi studio non intende rimanere inascoltato.
Il tempo della richiesta e della preghiera è terminato. Pretendiamo che i ragazzi e le ragazze possano conoscere la data effettiva di apertura della Biblioteca, che possano avere un luogo immediatamente disponibile per poter praticare il proprio diritto allo studio, che possano essere ascoltati oltre che farsi portavoce di un diritto calpestato e assente, come assenti sono le politiche giovanili di questo territorio, delegate dall’azione di associazioni culturali cittadine.
Per chi volesse restare aggiornato, invitiamo la cittadinanza a contattare il Comitato Voce allo Studio alla seguente mail: comitatovoceallostudio@gmail.com
Patrizia Calò e Gabriele Vilardi