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8 marzo: l’ANPI (Associazione partigiani) di Molfetta ricorda le donne che si sono battute per i diritti civili e nella Resistenza in Puglia
07 marzo 2025

 MOLFETTA – L’Anpi (Associazione partigiani) di Molfetta, approfittando della ricorrenza dell’8 marzo, vuole porre particolare attenzione al ruolo che hanno avuto le donne meridionali nella lotta per i diritti umani e nella Resistenza antifascista.
Come riportato dal prof. Vito Antonio Leuzzi sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 5 marzo, le donne del Sud hanno avuto un ruolo importantissimo nelle lotte per il pacifismo e antimilitarismo:”Ferme proteste contro la guerra furono condotte ad Altamura, Molfetta e Bitonto da  mogli e  madri di combattenti della Grande guerra e testimoniate dagli scritti di Gaetano Salvemini e Tommaso Fiore. Anche le donne delle leghe contadine e delle Camere di lavoro nella provincia di Foggia, Brindisi e Taranto hanno combattuto per il pacifismo e l’antimilitarismo. Durante l’ultimo conflitto mondiale, a Monteleone di Puglia, un centinaio di donne si ribellarono per la fame conseguente alla guerra. Nel periodo della Guerra Fredda, dal 1949 al 1953, l’Unione Donne Italiane (UDI) schierò le donne, oltre che intellettuali e giovani, in una battaglia contro la minaccia dell’arma atomica, organizzandosi come “Partigiane della Pace”; Un simbolo di questa organizzazione, rappresentato da una bandiera della pace, è conservato a Minervino Murge. “Inoltre, alla stessa maniera, contro le logiche della Guerra Fredda, si mobilitarono le tabacchine del Salento, le schiacciatrici di mandorle e le raccoglitrici di olive nell’entroterra di Brindisi e della Terra di Bari”.

Durante la Resistenza non vanno dimenticate le molfettesi Cordelia Lasorsa (partigiana combattente nella formazione Ciavarella di Bandiera Rossa), Adele Becchiumi (partigiana combattente nella 1° Divisione Ossola Mario, Flaim, con nome di battaglia Tania) e Margherita Grimaldi (patriota nella Brigata Sap Mensa col nome di battaglia Rita). Donne che, insieme a tanti altri/e partigiani a noi sconosciuti, hanno combattuto con coraggio e ci hanno donato un’Italia democratica e libera e diritti di uguaglianza e solidarietà sanciti dalla nostra Costituzione.
Pertanto, ricordando queste coraggiose figure, difendiamo i principi inviolabili e indispensabili sanciti dalla Costituzione in un momento in cui  sono messi fortemente in discussione. Approfittando di questa ricorrenza, manteniamo viva la memoria con l’impegno di fare nostre queste battaglie».

 

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