Piano & friends il successo a Molfetta di una maratona in musica
Grandi consensi per l’iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune di Molfetta, il format “Piano & friends”, che, in data 16 giugno, per 10 ore a partire dalle 17, ha veduto quattro luoghi della nostra città trasformarsi in “un’inedita sala concerti”. Leitmotiv della rassegna la presenza del pianoforte, strumento principe, protagonista ora solitario ora in felice connubio con altri strumenti musicali o con un’intera orchestra. L’obiettivo della manifestazione, come ha evidenziato il vice sindaco e assessore alla Cultura, Sara Allegretta, è quello di valorizzare i giovani musicisti molfettesi e la bellezza della nostra cittadina. L’auspicio è che far esibire in questa occasione le eccellenti promesse del nostro panorama culturale e musicisti di fama nazionale e internazionale favorisca la creazione e la fidelizzazione di un pubblico sempre più vasto, per gli eventi musicali e culturali in generale. Una scommessa ambiziosa e decisamente riuscita, per la quale il Comune di Molfetta si è avvalso, ai fini dell’organizzazione dell’evento, dell’Associazione culturale e musicale “Legni pregiati” e dell’ottima direzione artistica del musicista Giacomo Piepoli, clarinetto basso, segretario dell’Orchestra Filarmonica Pugliese. Scenari prescelti per i concerti la Chiesa di San Bernardino, l’Auditorium San Filippo Neri, il Chiostro San Domenico e, per la conclusione, protratta sino al nuovo giorno, la Cala Sant’Andrea. La manifestazione ha esordito con il recital classico dello Spazio Young, che ha veduto esibirsi Gianluca Palombella, Gaia Minervini, Aurora De Tullio, Giorgio Trione-Bartoli, Carlo Angione, il duo Maharez- Vohla Shytsko e la formazione da camera nota come Daimon Trio. A caratterizzare questo suggestivo ed emozionante momento un repertorio che si è snodato da Beethoven a Schubert, con un’incursione tra i Wesendonck-Lieder di Richard Wagner. Il secondo evento, programmato alle 19.15, ha veduto protagonista la figura di Mirko Signorile, rinomato pianista jazz d’origine barese, dalle numerose collaborazioni in intersezione con le arti del cinema, del teatro e della danza. Ricca la sua discografia; segnaliamo il recente “Open your sky” dello storico Mirko Signorile Quartet, prodotto dal Parco della Musica, così intitolato in omaggio a un discorso di Nelson Mandela, invito alla piena espressione della bellezza insita in ciascun individuo. La manifestazione ha avuto il valido apporto dell’Orchestra giovanile “Gabriella Cipriani”, diretta dal maestro Annalisa Andriani. Il terzo momento è stato il Concerto per Pianoforte e Orchestra, con il celebre pianista Roberto Corlianò, Golden Opera Award nel settembre 2016, che si è esibito con l’Orchestra Filarmonica Pugliese, nata nel 2013 e con sede legale e fisica a Molfetta. A fungere da protagonista del concerto l’opera, con, tra gli altri brani, l’esecuzione dell’ouverture delle Nozze di Figaro e di fantasie (queste per piano solo) dalla pucciniana Tosca e dalla Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni. A concludere Piano & Friends il concerto Ararat, a cura di Giovannangelo De Gennaro, con, accanto allo stesso De Gennaro (voce, viella, flauti), Domenico Monaco (pianoforte), Rocco Capri Chiumarulo (voce recitante), Pippo Ark D’Ambrosio (percussioni), Michele Lobaccaro (chitarra, basso e voce, anche autore di alcune musiche). Si tratta di “racconti musicali di viaggi esteriori ed interiori”, connotati dal prezioso accostamento di strumenti medievali e della salmodia sacra alle sonorità proprie del pianoforte. Di questa manifestazione, di cui si auspicano successive edizioni, ci resterà nel cuore un’immagine in particolar modo, quella della settenne De Tullio nel suo progressivo spiccare il volo nell’esecuzione del Minuetto n° 1 di Bach. “Ascoltare Aurora”, ha dichiarato Sara Allegretta, “è come un simbolo. Rappresenta il percorso”. L’augurio ai nostri giovani talenti è di sentirli ancora, con energia, competenza e infinito amore per la musica, far echeggiare di note e armonie le sale e le strade di questa città.
Autore: Gianni Antonio Palumbo
