Confratelli di Santo Stefano nell'800
La prima fotografia riproduce il ritratto ad olio di Giacinto Poli (nato nel 1752) nonno paterno del famoso letterato Giacinto, innamorato della cultura francese di Chateaubriand e Lamartine; fu priore di Santo Stefano nel 1829- 1830.La seconda fotografia fu scattata ante- 1882 dal fotografo molfettese Michele De Gennaro (questi aveva uno studio fotografico attivo a Molfetta a partire dalla seconda metà dell’Ottocento); in essa è raffigurato il letterato Giacinto Poli (1811-1882) confratello dal 1823 e priore nel 1858.immagine, scattata dal fotografo tranese L. Müller (con studio in Corso Vittorio Emanuele, 189) rappresenta Giovanni Filioli Effrem (nato nel 1828 e iscritto come confratello dal 1847), figlio di Francesca Poli (sorella del poeta Giacinto); come suo padre Tommaso, fu anch’egli carbonaro.Nella quarta fotografia (anche questa opera di Michele De Gennaro) è ripreso il garibaldino Gioacchino Poli (1853-1924), figlio del poeta Giacinto; fu confratello dal 1880. La fotografia lo ritrae, nel 1898, nelle vesti di attore de La forza del destino di Giuseppe Verdi, probabilmente rappresentata in un salotto mondano della borghesia di Molfetta alla fine dell’ Ottocento. La raccolta fotografica del dott. Ignazio Pansini testimonia l’antica appartenenza al sodalizio di Santo Stefano della sua famiglia: suoi avi furono Tiberio Pansini (1840-1940) ed il figlio Ignazio (1874-1939), farmacista che scrisse una pregevole storia dell’arciconfraternita. Entrambi furono priori, il primo nel 1914- 1919, il secondo nell’anno 1921La fotografia, sicuramente realizzata da Vito Pansini, figlio del farmacista Ignazio; in essa è raffigurato nel 1950, in processione accanto al Cristo Morto, Giuseppe Poli (1872-1962) fervente fascista della prima ora; fratello di questi fu il professore di Disegno Mauro Poli, anch’egli confratello e raffinato artista