Torna il Pulo di Molfetta: la prossima estate restauro e riapertura. Stanziati 200mila euro dalla Città metropolitana
MOLFETTA – Nella travagliata vicenda del Pulo di Molfetta, abbandonato a se stesso e vandalizzato dopo l’eliminazione della Provincia di Bari, confluita nella città metropolitana, ora si accende una luce. Si tratta di un finanziamento di 200mila euro per ripristinare lo stato dei luoghi.
L’obiettivo è quello di riaprire la dolina entro la prossima estate, come dichiara Francesca Pietroforte, consigliera metropolitana con delega ai beni culturali.
“I tecnici hanno fatto una stima dei costi che serviranno per ripristinare i percorsi ma anche gli impianti”.
Ma si dovrà provvedere anche alla gestione del sito archeologico per evitare che venga di nuovo vandalizzato. Si è ipotizzata la concessione per 10 anni al Comune di Molfetta, come stabilito da un protocollo d’intesa fra l’amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio, che aveva fortemente richiesto il ritorno del Pulo al Comune di Molfetta, che avrebbe avuto più cura nella custodia e nella valorizzazione di un prezioso bene pubblico.
La fine della convenzione con il consorzio Polje, un gruppo di associazioni che lo gestiva (Pro Loco, Legambiente, Wwf, Archeoclub, Ictius, Terrae) e l’assenza di un interlocutore dopo la fine della Provincia e l’insediamento della Città metropolitana. La conseguenza fu la vandalizzazione del sito e i furti di rame e perfino dei cancelli da parte dei ladri che potevano agire indisturbati in assenza di alcuna sorveglianza.
Ora si ricomincia, con la speranza che venga attivato anche un efficace sistema di sorveglianza e vigilanza, per evitare un nuovo spreco di soldi pubblici, come è avvenuto dopo l’ultimo restauro.
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