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Rimpasto di giunta a Molfetta, assessorato a Carmela Minuto e Giacomo Spadavecchia: candidatura rosa scalza Camporeale?
04 agosto 2012

MOLFETTA - Doveva essere lui il prescelto. Le preferenze sembravano convergere sul suo nome, ma il sindaco senatore Antonio Azzollini sembra pronto a piazzarlo nuovamente in un posto da comprimario. Da Nicola Camporeale, presidente del Consiglio comunale, Azzollini potrebbe dirottare verso una candidatura rosa. Secondo indiscrezioni, il nome nuovo sarebbe quello dell’avv. Tiziana Belsito, figlia del giudice Antonio Belsito.
Una candidatura che scompiglierebbe maggiormente l’alleanza pidiellino-azzolliniana, sprofondata in una crisi di identità negli ultimi mesi, come dimostrato negli ultimi due consigli comunali. E Camporeale, che pare stia già infornando una nuova lista civica di centrodestra, potrebbe anche rompere definitivamente il rapporto politico con Azzollini, oramai stanco delle tante promesse non mantenute. Il sindaco, invece, si potrebbe ricandidare alle prossime amministrative (non per lo scranno principale che gli è impedito dall’incompatibilità), puntando al ruolo di assessore o vicesindaco, da cui coordinare le operazioni. Lo stesso “giochetto” fatto all’epoca del sindacato di Tommaso Minervini.
Per evitare inaspettati cuope de theatre, Azzollini avrebbe anche pensato di (re)inglobare nelle sue falangi la consigliera Carmela Minuto, eletta nel 2008 tra le file dell’opposizione e poi piegata a maggioranza (proprio per questo, è stata espulsa dall’Udc), nonostante la violenta frattura politica tra il 2007 e il 2008 proprio con il sindaco.
Questo cambio di casacca (senza alcuna coerenza politica) sarebbe dipeso dalla vicenda dei campetti di viale Gramsci, oggetto di recenti indagini della magistratura. Vicenda politico-giuridica che Quindici ha seguito in ogni suo passaggio, dalla sentenza n.85/11 che condannava l’Associazione sportiva Life Power, gestore dei campetti, a versare al Comune di Molfetta ben 110mila euro (non si sa ancora se il sindaco abbia notificato all’associazione sentenza e atto di precetto) fino al sequestro preventivo della struttura lo scorso aprile per la confisca di un valore di circa 400mila euro.
Per di più, la Minuto, destinataria di una poltrona assessorile (una qualsiasi, non importa quale), favorirebbe il rientro in consiglio da Francesco Mangiarano, primo dei non eletti, che durante la supplenza di Pino Amato ha mostrato la sua completa aderenza ai dettami azzolliani, per questo, poi espulso dall’Udc.
Tra l’altro, Azzollini avrebbe pensato, con il rimpasto, anche di riesumare l’ex di turno, Giacomo Spadavecchia, assessore dimessosi nel luglio 2011 dopo il sequestro della sua villa nel comparto 4, oggetto di uno scoop di Quindici nel gennaio 2011 (bitumazione del tratto stradale fino alla sua abitazione). Per lui o per un suo “uomo” sarebbe pronta un’altra poltrona da assessore, anche se a tempo determinato considerato che Azzollini dovrà dimettersi a ottobre, come prevede la legge per le condizioni d’incompatibilità di carica.
Lo stesso Spadavecchia avrebbe già istituito una lista civica, ancora senza colore e per questo appetita (Azzollini non vorrebbe lasciarsi scappare i suoi 600 voti, almeno quelli del 2008). E non sarebbe l’unico se già Giovanni Mezzina, ex presidente Asm e fuoriuscito pidiellino, ha tirato le fila per una sua personale lista civica che vorrebbe proporre al centrosinistra, in cambio della candidatura nelle liste dello stesso centrosinistra del nipote Corrado Germinario, attuale direttore di un foglio locale (come Quindici ha già accennato sul numero di luglio-agosto in edicola) e uomo di centrodestra che ha spesso attaccato il centrosinistra e Vendola, non nascondendo le sue simpatie politiche. Questa situazione costringerebbe il foglio locale a chiedere le sue dimissioni e imbarazzerebbe il centrosinistra per la sua precedente collocazione politica.
Le decisioni dovrebbero essere assunte proprio in questo fine settimana. Azzollini, dopo aver piazzato i “suoi” dirigenti comunali, cerca di assestare anche la sua compagine per definire i membri della sua prossima coalizione. Il clima è quello dell’ennesima campagna di compravendita delle “indulgenze”.
 
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Autore: Marcello la Forgia
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