Processo depuratore di Molfetta, rinviata al 6 marzo l'udienza. Il Comune parte civile con l'avv. Angela Maralfa
MOLFETTA - E' stata rinviata al 6 marzo l'udienza del processo nella quale sono imputati due ex dirigenti del Comune di Molfetta, due appartenenti alla Eurodepuratori S.p.a e due funzionari dell'Autorità Idrica Pugliese, dove il Gup (Giudice delle indagini preliminari) del Tribunale di Trani dovrà decidere per il loro rinvio a giudizio in relazione a reati riguardanti la gestione e utilizzo dell'impianto comunale di depurazione delle acque.
Il Comune di Molfetta, rappresentato dall' avv. Angela Maralfa, alla quale il Commissario prefettizio ha inteso riconfermare il mandato già ricevuto dalle precedenti amministrazioni, è costituito parte civile nel procedimento penale a carico degli imputati, per i danni riguardanti la mancata realizzazione dei lavori di adeguamento e potenziamento dell'impianto e per il mancato funzionamento dello stesso.
Le indagini condotte dalla Procura di Trani hanno accertato che le opere di adeguamento, finanziate con € 3.200.000, avrebbero dovuto essere realizzate entro il 2003 e che nel 2012 quasi nulla era ancora stato messo in opera.
Come è noto, l'impianto di depurazione interessa l'area dell'oasi di Torre Calderina, ormai forse irreparabilmente danneggiata dai liquami fognari delle città viciniori.
L'accusa per gli imputati è quella di reato ambientale, poiché non avrebbero impedito lo scarico di acque reflue con valori bio-chimici superiori a quelli fissati dalla legge e l'illecito smaltimento dei fanghi derivati dal ciclo di depurazione della acque, oltre che di interruzione di un servizio di pubblica necessità, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, di turbata libertà degli incanti, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, danneggiamento aggravato, emissione di gas in assenza di autorizzazione, omissione dolosa di cautele sul lavoro.