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Prima Cala, rimossa la carcassa di PVC: il Comune non sapeva Nessuno al Comune si è mai accorto di quella presenza ingombrante e tossica alla Prima Cala. Muro allo stadio comunale ed ex-colonia: le spiegazioni dell'ing. Balducci a Quindici
24 aprile 2012

MOLFETTA - Dopo 6 mesi è stata rimossa. Tagliata dai Vigili del Fuoco venerdì mattina, rimossa dall’Asm sabato, dopo la comunicazione del Comando della Polizia Municipale. Per lo smaltimento si aspettano ora le necessarie autorizzazioni. Così la carcassa di PVC (una parte di un impianto di allevamento ittico staccatosi per il maltempo, di cui nessuno ha denunciato la “scomparsa”), approdata alla Prima Cala lo scorso novembre 2011 e misteriosamente “spostata” sul suo lato destro (non si sa come e quando), non imbratta più una delle spiagge più frequentate di Molfetta nel periodo estivo.
Perché la rimozione della carcassa è stata eseguita con pericoloso e imbarazzante ritardo? Forse la segnalazione dell’Udc a Quindici ha “velocizzato” le operazioni di denuncia e rimozione?
Purtroppo, il Comune non ne era a conoscenza, ha confermato a Quindici l’ing. Enzo Balducci, dirigente del Settore Lavori Pubblici, e perciò, non essendoci nessuna segnalazione o denuncia in merito, non è stato possibile inoltrare le necessarie richieste per la rimozione. Anche se appare strano che nessuno mai si sia accorto di quella presenza ingombrante e tossica alla Prima Cala. Infatti, il PVC è tra i materiali sintetici più inquinanti e cancerogeni, perché altera il sistema riproduttivo e immunitario, intacca il fegato e promuove lo sviluppo di alcuni tumori.
 
STADIO COMUNALE ED EX-COLONIA.
Quali provvedimenti saranno presi per la sistemazione della struttura dell’ex-colonia (chiunque vi può accedere perché è stata divelta la porta che separava la spiaggia dall’area in questione) e del muro dello stadio comunale Paolo Poli?
Per il muro dello stadio comunale sarà realizzato a breve (forse oggi stesso) un affidamento di somma urgenza tra i 10mila e i 15mila euro, ha annunciato a Quindici l’ing. Balducci, almeno per ripristinare gli impianti idrici e revocare la dichiarazione d’inagibilità temporanea. In quell’affidamento dovrebbe anche rientrare il ripristino di uno dei muri crollati nell’area vicina la piscina comunale. I lavori dovrebbero partire la prossima settimana.
«Innanzitutto, la struttura dell’ex-colonia è interdetta, dunque qualsiasi intrusione sarebbe forzata - ha aggiunto Balducci - una volta sistemato il muro dello stadio comunale chiuderemo l’accesso all’area, oltre ad altri piccoli interventi per garantire la staticità della struttura». È anche probabile che siano affissi dei cartelli per indicare il pericolo di crollo. Ma a questo punto quel tratto di spiaggia potrebbe anche non essere più agibile proprio per quel pericolo in agguato alle spalle o sulla testa. Possibile un recupero della struttura (anche su istanza di privati), su suolo demaniale, ma di proprietà comunale.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Marcello la Forgia
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