MOLFETTA - Sono partiti i lavori per la manutenzione e la ristrutturazione funzionale del Presidio Ospedaliero di Molfetta, grazie ai 6 milioni di euro di finanziamenti europei ottenuti nel 2008 dalla Regione Puglia in accordo con il Servizio Sanitario Nazionale.
Numerosi gli interventi programmati. Sarà ampliato il pronto soccorso, con l’aggiunta di posti letto per l’osservazione breve, e adeguata agli standard di sicurezza la centrale termica, spostandola dal piano interrato alla superficie. Al primo piano è prevista la creazione di un nuovo blocco operatorio, con conseguente ampliamento della palazzina per l’introduzione di nuovi posti letto post-chirurgici. L’obitorio sarà, invece, spostato in un piano interrato.
Di sicuro, si tratta d’innovazioni tecnico-strutturali indispensabili per il corretto funzionamento dei reparti e per il miglioramento del servizio pubblico, ma molti cittadini si chiedono l’effettiva attualità e utilità di alcuni di questi lavori, considerato il prossimo ridimensionamento del presidio e l’eventuale costruzione di una nuova struttura ospedaliera tra Molfetta e Bisceglie. Di fatti, lo stanziamento dei finanziamenti e la conseguente attivazione dei progetti sarebbero dovuti partire già nel 2008, ma per un inspiegabile ritardo le risorse sono state sbloccate solo adesso, a quattro anni di distanza.
Il “
mistero” finanziario del ritardo assume persino il sapore di una beffa, se è vero che l’ampliamento interessa anche il centro trasfusionale,
prossima illustre vittima dei tagli previsti dal Piano di Rientro sanitario.
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