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Molfetta, XV Censimento: nessun avviso sul sito del Comune. Nessun bando pubblico, nomina interna dei collaboratori Quasi tutti i Comuni italiani hanno pubblicato comunicati sul sito istituzionale e avvisato la cittadinanza. A Molfetta, tutto sta passando nel silenzio. Coordinatori e rilevatori saranno scelti tra il personale comunale: perché non un bando pubblico, dando spazio a giovani disoccupati?
21 settembre 2011

MOLFETTA - Imminente il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Secondo l’art. 50 della Legge n.122/2010 e la deliberazione ISTAT n.6/11, è stato costituito anche a Molfetta l’Ufficio comunale di Censimento (Ucc) nell’Ufficio Comunale Settore Demografia, attribuendo la funzione di responsabile a Enzo Tangari, dirigente del Settore Demografia (oltre a Michele Camero, segretario generale).
I collaboratori dell’Ucc saranno individuati tra il personale comunale, anche se «il personale dipendente operante nei Settori Territorio, LL.PP. e Tributi e il personale che, pur essendo inquadrato in altri settori, collabora con i citati tre settori, ricevendo dagli stessi incentivi economici nell’ambito di progetti di qualsiasi natura, non sono ammessi a partecipare in quanto già sovraccaricati di adempimenti». A meno che il dirigente responsabile «non ritenga di doversi comunque avvalere delle professionalità presenti nei citati Settori per compiti limitati rientranti nelle qualifiche tecniche». L’attività di collaborazione sarà «espletata al di fuori dell’orario di servizio ordinario» (delibera G.C. n.37/2011).
Altri Comuni italiani (Modena, Cosenza, Salerno, Catanzaro, San Giovanni Lupatoto, Stezzano e tanti altri) hanno, però, preferito una differente organizzazione: un bando pubblico per la nomina dei collaboratori. Un’opportunità di lavoro offerta soprattutto a giovani disoccupati, con la possibilità di racimolare qualche euro e aggiungere al proprio curriculum una prestazione lavorativa comunale, anche se a tempo determinato.
A Molfetta, invece, si è preferito un “affidamento diretto” ai dipendenti comunali, dimenticandosi di quei giovani che ogni giorno bussano alla porta del lavoro. Del resto, se il compenso statale sarà di 5/6 euro per ogni modulo e se le famiglie nel 2010 a Molfetta erano 23.963, gli “addetti ai lavori” dovranno dividersi una somma tra i 120mila e i 143mila euro (il compenso singolo sarà pari al numero dei questionari trattati e alla funzione svolta). Forse mancavano le finanze per allestire un concorso pubblico? O i compensi dovranno restare tra le stanze comunali?
Ad esempio, anche il 6° Censimento generale di Agricoltura a Molfetta è stato affidato ai dipendenti comunali. Coordinatori e rilevatori hanno ricevuto un compenso di quasi 2mila euro, come riportato nella delibera del Settore Demografia-Appalti-Contratti n.64 dello scorso 3 agosto. Non sarebbe stato socialmente utile indire un bando pubblico per la nomina dei collaboratori, soprattutto se giovani promettenti e qualificati?
Alcuni Comuni, per agevolare la compilazione dei moduli (quest’anno via web) anche per chi non possiede internet o non sa usare il computer, allestiranno dal 10 ottobre 2011 delle postazioni internet all’Ufficio Censimento e in centri assistiti (net garages a Modena) dove i cittadini, potranno recarsi a compilare il proprio questionario. In alternativa, il modulo cartaceo da consegnare all’Ufficio Censimento o agli uffici postali.
Per ora sul sito del Comune di Molfetta non ci sono avvisi in merito (nemmeno manifesti in città). Eppure già dal 12 settembre (e fino al 22 ottobre) l’Istituto Nazionale di Statistica ha iniziato a spedire a tutte le famiglie residenti sul territorio i questionari da compilare. Infatti, quei cittadini che hanno già ricevuto il modulo tramite posta si sono rivolti ai Caf, ai patronati e a enti preposti, mentre molti anziani, ignari del censimento, lo hanno cestinato.
Al contrario, i siti istituzionali di quasi tutti i Comuni italiani riportano tutte le istruzioni per i cittadini: ad esempio, si spiegano le motivazioni del censimento e s’invita i cittadini a esporre correttamente il nome di ogni capo famiglia sulla cassetta delle lettere per facilitare la consegna.
Sarebbe opportuno anche a Molfetta avvisare la popolazione del censimento e delle sue modalità, adottando anche una serie di misure per facilitarne la compilazione. Soprattutto, in altre occasioni puntare sulle giovani professionalità piuttosto che affidare ancora una volta i compiti ai dipendenti comunali: una forma, seppur temporanea, di lavoro. Purtroppo, la delibera n.37 ha fissato le metodologie d’individuazione dei collaboratori e sarebbe anche troppo tardi per indire un bando pubblico. Ma in futuro, si spera, ci sia più lungimiranza.

© Riproduzione riservata
 
Autore: Marcello la Forgia
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