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Molfetta, urla e insulti in consiglio comunale sul piano del commercio Unica nota positiva (prima della seduta) la premiazione di 5 alunni della scuola elementare S. Giovanni Bosco campioni nazionali di matematica (le foto)
27 giugno 2010

MOLFETTA - Consiglio comunale bollente, tra urlacci e nervosismo caustico. Certo, non una buona dimostrazione di civiltà e di capacità di ascolto del pensiero altrui. Piuttosto, la dimostrazione di chi, avendo la «coda di paglia», si difende alla disperata, arrampicandosi sugli specchi.

Il ritardo di un’ora, rispetto a quanto programmato, ha esagitato gli animi di alcuni componenti dell’opposizione, presenti già in aula alle 9,30 (in particolare Pino de Candia, consigliere Pd), per il timore di rinviare l’ennesimo Consiglio Comunale sulla discussione del Piano del Commercio, senza chiarimenti o parziali soluzioni. Prime avvisaglie di una tensione latente.
 
All’ordine del giorno, l’aggiornamento del Piano del Commercio, urgente dopo la scadenza del 18 aprile (approvato il 18/04/2006 dal Commissario Prefettizio). L’opposizione ne attendeva la revisione prima dei termini di scadenza, come garantito dall’amministrazione Azzollini nel settembre 2009: era necessario riorganizzare il commercio cittadino, razionalizzare la proliferazione dell’ambulantato sul suolo pubblico.
«Enorme ritardo», per un deciso Giovanni Abbattista, consigliere di opposizione e segretario del Pd: l’assenza di un nuovo Piano del Commercio avrebbe provocato l’intervento della magistratura verso i rivenditori di frutta e verdura senza autorizzazione a vendere. Infatti, dal 31/12/2009 il Comune non ha più concesso autorizzazioni agli stessi, mancando un piano che sostituisse quello in scadenza: «lassismo e lentezza - secondo il consigliere di opposizione Nicola Piergiovanni (Sinistra e Libertà) - che da gennaio 2010 ha favorito una tolleranza comunale negativa e voluta verso gli operatori del settore».
«È falso dire che l’amministrazione non ha esercitato i propri doveri», ha ribadito un energico Angelo Marzano (Pdl), consigliere di maggioranza, che ha puntato la voce contro gli organi preposti al controllo dei trasgressori, colpevoli di essere stati latenti. L’amministrazione «è fortemente impegnata e sta lavorando»: nessun ritardo, se il presidente della commissione preposta ha già calendarizzato le sedute per la discussione del nuovo piano. Tempi brevissimi per il nuovo piano: «promessa estiva» per il consigliere de Candia.
Troppi gerundi sulle bocche della maggioranza, che avrebbe dovuto agire per tempo: «non bisogna dare fretta e non è necessaria nessuna battaglia ideologica», tanto più che il Piano del Commercio necessita di una programmazione a lungo termine, secondo il sindaco senatore Antonio Azzollini.
Le motivazioni dell’«urgenza» di questo consiglio, richieste dal consigliere Abbattista, hanno accesso gli animi: impegni romani del sindaco, che voleva essere presente alla prima convocazione relativa all’art. 96 dello Statuto Comunale (individuazione degli Organi Collegiali ritenuti indispensabili per l’anno 2010), secondo quanto affermato dal presidente del consiglio comunale Nicola Camporeale.
L’urgenza, ha replicato il segretario del Pd, «deve essere dettata solo dalle problematiche cittadine portate all’ordine del giorno»: urgenza sarebbe dovuta essere quella di lunedì 21 giugno. Parole accolte dalla maggioranza come affronto. In verità, il sindaco è stato sì presente alla prima convocazione, ma assente durante il prosieguo del consiglio, per poi ritornare poco prima della «guerriglia verbale» finale.
La volontà di collaborazione politica nella redazione del nuovo Piano del Commercio non ha calmato gli animi: l’intervento del consigliere Abbattista, che manifestava il disappunto per il fallito consiglio comunale di lunedì 21 e per l’ordinanza del sindaco di lunedì 21 giugno («istituzionalizza il fenomeno dell’ambulantato, con il passaggio delle autorizzazioni dalla classe B ad A»), è stato interrotto continuamente dal consigliere di maggioranza Marzano, irretito dalle parole del collega.
Qualche beccata prima, parole fuori posto dopo, fino all’esplosione verbale della tensione accumulata in 3 ore di consiglio. Pesanti accuse di demagogia, scenografismo politico e strumentalizzazione comunicativa da entrambe le parti: protagonisti il consigliere Angelo Marzano e il sindaco Antonio Azzollini per la maggioranza, i consiglieri Mino Salvemini e Giovanni Abbattista per l’opposizione. Uno spettacolo indegno: urla schiamazzi, perfino qualche minaccia al limite della denuncia penale, sono volate da parte della maggioranza di centrodestra contro l’opposizione. Una dimostrazione di incapacità di dialogo e soprattutto incapacità di accettare le critiche da parte del Pdl sul problema degli ambulanti abusi e replicare in modo civile, senza aggredire gli avversari. Il pubblico e i giornalisti presenti sono rimasti interdetti da questa gazzarra che non fa onore alla città
Il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Camporeale, incapace di calmare gli animi, in difficoltà anche per la sua appartenenza al Pdl, non riuscendo (o non volendo?) togliere la parola a Marzano e Azzollini che inveivano contro Salvemini e Abbattista, non ha potuto far altro che interrompere la seduta per qualche minuto. Ma ormai l’indegno spettacolo era andato in scena.
Alla ripresa, dopo gli interventi del consigliere Mino Salvemini (Pd), Angelo Marzano e Spaccavento Mauro (Pdl), è stato approvato solo l’ordine del giorno della maggioranza con 16 voti favorevoli (maggioranza) e 5 contrari (opposizione), nonostante quello similare dell’opposizione fosse stato presentato quasi una settimana prima.
Del resto, l’ordine del giorno, relativo al Piano del Commercio e alla discussione sull’ambulantato, è stato firmato solo da 12 consiglieri di maggioranza (oltre al consigliere di opposizione Carmela Minuto, in procinto di passare alla maggioranza), sintomo per il consigliere de Candia di un certo malumore interno alla maggioranza che «continua a nascondere e a rimandare la risoluzione dei problemi della città».
 
Dalle relazioni dei due schieramenti politici è emersa una sostanziale comunione d’intenti, nel voler presentare nel più breve tempo possibile un nuovo Piano del Commercio e risolvere quanto prima il problema dell’ambulantato, con particolare attenzione al reinserimento sociale di quei cittadini che hanno avuto problemi con la giustizia e di coloro che, in precarie condizioni sociali, non riescono a immettersi nel mondo del lavoro.
Le modalità naturalmente differenti. Mercato diffuso per la maggioranza, dorsale mercatale con piazze medio-grandi per l’opposizione, anche se in questo caso si reintrodurrebbe la situazione annullata con la chiusura delle piazze commerciali, dopo la seconda metà degli anni ’90.
Fino al 30 luglio sarà in vigore l’ordinanza con cui il sindaco Azzollini ha regolamentato in via transitoria le strutture degli ambulanti, ripristinando le aree di vendita di frutta e verdura nelle zone adiacenti a quelle sequestrate. Queste le aree interessate: Piazzetta 167, via Caduti sul mare angolo via E. Fermi, via Caduti sul mare a 10 metri con via Tridente direzione via San Francesco, via Papa Montini a 10 metri dall’incrocio con via Martiri di Via Fani direzione via A. Salvucci, via S. Allende angolo via Molfettesi d’Argentina, via Leoncavallo, via Cap. de Candia angolo via Cozzoli, parallela via A. Salvucci, via G. Salvemini angolo via ten. Marzocca.
Un’ordinanza «impropria sotto il profilo giuridico, ma necessaria per la situazione che si è creata»: la condanna del consigliere Salvemini alla condotta politica che ha indotto il sindaco Azzollini a quest’ordinanza, che «non favorisce la risocializzazione e colloca gli operatori in una zona border-line».
 
Approvato, in prima convocazione, l’elenco degli Organismi Collegiali ritenuti indispensabili per l’anno 2010, con soli voti della maggioranza. Passato anche l’emendamento del consigliere di maggioranza Spaccavento Mauro (Pdl) per il trasferimento delle competenze delle commissioni alle Commissioni Consiliari Permanenti di Controllo, che dovrebbe esercitare un controllo più attento su ogni singolo servizio sociale. Rigettato, invece, quello del consigliere Piergiovanni (Sinistra e Libertà) che proponeva di insediare gli Organismi di Iniziativa Comunale entro 30 giorni dall’approvazione.
 
Unica nota positiva della giornata, la premiazione, all’inizio della seduta consigliare, della Scuola Elementare S. G. Bosco, vincitrice delle Olimpiadi della Matematica, il 21 giugno scorso a Roma.
Questi i cinque ragazzi molfettesi premiati: Pasquale de Ceglia, Martina Farinola, Piergiorgio Lucanie, Cosmo Mongelli e Pasquale Tavella, che hanno avuto la meglio su ben 19 squadre provenienti da tutte le scuole italiane e partecipanti alla competizione nazionale.
Il sindaco Azzollini ha consegnato agli studenti, al dirigente scolastico, Tiziana Santomauro e all’insegnante preparatrice dei ragazzi, Teresa Binetti, alcune targhe ricordo (vedi foto).
Iniziata a dicembre scorso con 1.058 squadre rappresentative di tutte le regioni italiane, la competizione è stata promossa dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca allo scopo di favorire lo sviluppo delle competenze di Problem Solving, valorizzare le eccellenze presenti nella scuola, sollecitare la diffusione dell'informatica come strumento di formazione concettuale.
 
Per fortuna, al momento della gazzarra, i ragazzi con gli insegnanti erano andati via, altrimenti avrebbero ricevuto un pessimo esempio di educazione civica e di degenerazione della politica a Molfetta.
 
© Riproduzione riservata
Autore: Marcello la Forgia
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2) Oppure la “parata militare”, Vi è andata di traverso??? Ma perché la “sinistra giustizialista”, non urla anche contro la ZIGGURAT CHE SI STA COSTRUENDO ACCANTO AL DUOMO??? “AAAAHHHH E' LEGALE!!!” - “E MO' KEKKATS VULITE, ANCHE L'OCCUPAZIONE E' LEGALE CON LA NUOVA ORDINANZA!!!! O NOOOOO???” - "AAAHHHH E' VERO, DIMENTICAVO… LE KASTE!!! ANCHE QUELLA “PROCESSIONARIA DI SINISTRA DI CUI I FRUTTAROLI NON FANNO PARTE!" Mancava poco, che c'entravano pure li carri armati, in città, con le fortezze volanti dal cielo, e le motosiluranti nel porto... per smantellare i venditori di ciliege. Certo sì, abusivi, non lo metto in dubbio, ma tale sfoggio spropositato di forza militare, contro i fruttaroli, puzza... e puzza da lontano... Questa "mega parata bellica", contro citroni, meloni, melanzane, zucchine e pomodori san marzano, mi sa tanto di una mossa pubblicitaria malriuscita! Un boomerang politico! Sì politico!!! Avete capito benissimo!!! Prima ancora che giuridico! visti poi gli osanna sincronizzati al minuto secondo di “di quelli che… la politica la fanno nei tribunali!” Anche la "casta processionaria", in questa città, è "alla frutta", è proprio il caso di dirlo! Aspettiamoci lo sbarco dei marines, contro i venditori di nocelle e lupini, fra poco... Oppure i bersaglieri con le vuvuzelas contro i rosticceri di ficatelle e salsicce. Forti con i deboli, e deboli con i costruttori di tumuli funerari pensili. E' legale, si dice... dimenticando che la legalità di questi tempi non la fanno più le leggi, ma gli uomini, a seconda delle convenienze di kasta! Ma con l'Ordinanza, Vi piaccia o no, è legale anche l'occupazione di suolo pubblico!



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