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Molfetta, rapinano una 90enne e la riducono in fin di vita. La donna muore nella notte Fermati dai carabinieri due giovani di 18 anni, già noti alla giustizia per scippi e rapine
16 ottobre 2009

 MOLFETTA - Due giovani di 18 anni sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri della Compagnia di Molfetta con l’accusa di tentata rapina impropria ai danni di un’anziana donna, Giulia Samarelli di 90 anni, abitante in vico Crocifisso.
La vittima, dopo il “colpo”, avvenuto mercoledì scorso in via Annunziata, ha riportato gravi lesioni al cranio e al torace ed è stata subito portata al reparto rianimazione di Andria. Poi le sue condizioni si sono aggravate ed è stata trasferita  agli ospedali riuniti di Foggia, dove è morta nella notte. 
E’ accaduto a Molfetta dove la pensionata, raggiunta dai due malfattori a bordo di un ciclomotore senza targa, è stata brutalmente aggredita dagli stessi che, nel tentativo di rubarle la borsa, l’hanno ridotta in fin di vita.
Determinanti sono state le immagini di alcune telecamere di sorveglianza installate in due differenti punti della strada che hanno consentito ai carabinieri di ricostruire la dinamica dell’accaduto e di identificare i responsabili, uno di Molfetta e l'altro di Terlizzi.
Le indagini sono state affidate al Pm Buquicchio del Tribunale di Trani che probabilmente, dopo la morte della donna, trasformerà l'imputazione da tentata rapina impropria a omicidio preterintenzionale.
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Scusatemi, perdonatemi ... purtroppo sono fatto di carne e ossa, non sono ua macchiana, un ologramma, un codice freddo e scarno da sfogliare e, non serbatemi rancore ... ma vorrei che ci fosse una legge statunitense ... non la pena di morte, a quella sono e sarò sempre fermissimamente contrario, ma la pena esemplare, quella giusta, quella di un diritto che, purtoppo non esiste più da tempo in questa nazione che ha fatto della legge una cosa aleatoria e puramente formale, vuota oramai di ogni minimo tenere di deterrenza. Che dispiacere che provo per una nonnina innocente, inerme che ha subito l'addio da questo mondo evendo come sua ultima visione la barbarie. Mi dispiace per tutti i commentatori tranquilli e compassati nelle loro auliche certezze, ma io non ci riesco, non ce la faccio, non ho certezze, ho trascorso l'intera giornata a pensare a quella nonna, mia nonna, mia inerme concittadina, che tutti noi non abbiamo saputo proteggere. Non mi interessano le disquisizioni sull'ordine, sulla legge, sulle telecamere, sulle istutuzioni ... Provo orrore e rabbia non curabile con alcun orpello ... e questa rabbia oggi per me é incurabile. Dio non voglia che un giorno possa capitare a me, a qualche mio caro o a qualche concittadino in mia presenza ... sono ancora nel pieno vigore delle mie forze ... non saprei controllare in quel momento il mio istinto di legittima difesa, non solo, ma non ho oggi nessuna voglia di controllare la mia rabbia, di canalizzarla nelle solite vacue certezze dei sofisti di un diritto ed una legalità che più non esistono. Non sono una macchina! Non voglio che il giornale pubblichi le foto di questi due ... prego il direttore di non pubblicarmeli ... non vorrei ritrovarmeli vicino a me da nessuna parte ... fra qualche giorno ... non pubblicate quelle foto per favore ... non sarei più di sinistra, di destra o di centro ... non sarei più uomo di legge ... ultima mia preoccupazione in quel momento ... scusatemi ancora ... ma non sono un ologramma ... anche io ho le mie pulsioni, incontrollaili e irrefrenabili ... e alla visone di questi sciacalli ... la legge sarebbe l'ultima delle mie preoccupazioni ... perdonatemi ancora. ...f.r...




Il tenore dei commenti finora messi in rete mostra uno spettro che va dalla RABBIA al desiderio cieco di vendetta. Sentimenti giustificatisssimi dall'evento accaduto. Leggo con grande conforto anche opinioni più "miti", ma non meno importanti sulla necessità di dare una svolta al nostro sistema di vita, con una riflessione profonda sui guasti apportati alla Società da alcuni "modelli" ...attuali. Detto questo, perché, mi domando e su questo mi piacerebbe leggere i pareri di altri partecipanti alla discussione, queste cose, almeno nella nostra realtà, fino ad alcuni anni or sono (diciamo anni '70, '80) non esistevano ovvero erano molto meno crude e frequenti? Era colpa dei media che non essendo "sviluppati" come lo sono oggi, non informavano adeguatamente? Chi lo sa! Personalmente ho una opinione e cioé, la delinquenza, ad ogni livello è sempre esistita. Forse all'epoca il rapporto fra "tutori dell'ordine", criminali ed azioni illecite era più equilibrato; forse si aveva più timore per le conseguenze a cui si poteva andare incontro in caso di comportamenti illeciti, forse eravamo "diversi" noi. Queste considerazioni innescano un altro quesito, e cioé: che cosa ha fatto sbilanciare il rapporto verso il peggio? Qui azzardo un'ipotesi: IL DECADERE DI ALCUNI VALORI FONDAMENTALI CHE IN ALTRI TEMPI ERANO, PER LA QUASI TOTALITA' DI NOI GIOVANI (all'epoca) PARTE INTEGRANTE DI QUEL CHE I GENITORI INCULCAVANO, SENZA CHE ALTRE "FONTI" SOVARASTASSERO TALI CANONI, CON UN MARTELLIO QUOTIDIANO SULL'ESIGENZA DI "ESSERE"!!!. Oggi forse siamo più distratti da modelli apparentemente più "affascinanti" che, se non saputi dosare e gestire, probabilmente, sin da tenera età, instaurano il cancro della micro criminalità, che come in un crescendo di musica, segue un incremento costante, sempre più alla ricerca dell'emulazione verso modelli che io considero deteriori, ma che hanno invece, per alcuni - i giovanissimi in particolare - un fascino irresistibile, fino a condurli a queste barbarie...peraltro di una vigliaccaggine turpe: due sconsiderati piccoli delinquenti che aggrediscono una anziana (non è chiaro neppure quanto avrebbe fruttato lo scippo se si fosse risolto in altro modo meno tragico)!!! Che pena per i giovani, per i genitori (che secondo me soffrono tantissimo e anch'essi si chiedono che cosa succede! - a meno di essere dei depravati anch'essi) e per al nostra società sempre più DROGATA. Il risultato di quest'ennesima tragedia? Una persona che non è più, per mano di due ragazzi (che certamente non avevano in animo di uccidere, ma che non hanno valutato - come sempre succede - le conseguenze del loro gesto sconsiderato). Due giovani che avranno per sempre la vita "segnata" da questo evento. Una famiglia che piange una Persona sicuramente buona e mite. Due famiglie che resteranno sconvolte (ripeto, sempre che non siano perse anche loro) per sempre. Che bei risultati!!!!! Riusciremo a riflettere e forse a dare una svolta a tutto ciò?


Quando sento il nome della mia città in televisione, spero sempre che sia associato ad un evento o qualcosa di positivo per essa. Ma oggi sono rimasto impietrito a sentire dell'accaduto incivile e criminale accaduto ad un'anziana novantenne. La mia indignazione è salita alle stelle e la rabbia è indicibile verso chi governa attualmente la città e tutta l'Italia. Spero che con l'ennesimo accaduto criminoso il Sindaco,Senatore, Padre-Padrone della città e di tutto ciò che gira intorno a Molfetta, sia indignato e cominci a rinsavire la sua politica dell'autodistruzione di questa città. Perciò penso che questa vicenda antica di Diogene lo possa far riflettere:"Narrano le antiche cronache delle “Vite dei filosofi” di Diogene Laerzio che il cinico Diogene, che viveva in una botte e attingeva alla fontanella senza neppure una scodella di legno per dissetarsi, un giorno fu bersaglio della fionda di un ragazzino. L'impertinente fanciullo tirò una sassata al povero vecchio pensatore che, per tutta risposta, non andò a schiaffeggiare o a rimproverare il ragazzo, ma che – visto il suo precettore nei pressi – se la prese proprio con questo: “Se questo è un villano oggi, la colpa è soltanto tua!”. Gli regalò un sonoro ceffone e poi se ne andò con fare brusco". A questo punto se tutti i Molfettesi leggessero questa massima, penso che a Molfetta, molti amministratori camminerebbero con le guance rosse, non per il freddo ma per gli schiaffoni che riceverebbero dai cittadini. MEDITATE, MOLFETTESI....MEDITATE!!!!!!!




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