MOLFETTA – E siamo a quota cinque. Non si tratta del numero dei cartelli stradali distrutti, ma dei giorni che sono trascorsi senza che nessuno abbia preso i dovuti provvedimenti. Questa volta si tratta del segnale stradale di stop posizionato sul rondò di via Ruvo che da giorni, nell’indifferenza di chi dovrebbe occuparsene, è lì riverso sul marciapiedi. Forse a seguito di un incidente, vista la presenza di vetri in terra, il segnale stradale è stato completamente sradicato, causando anche la parziale distruzione delle mattonelle del marciapiedi.
A questa totale noncuranza, si aggiunge il disinteresse nei confronti dell’incolumità dei cittadini che sono costretti a camminare nell’aiuola per evitare di inciampare (il segnale occupa una superficie piuttosto ampia). Per non parlare poi dei pedoni che decidono di evitare il cartello camminando direttamente per strada, noncuranti dei possibili rischi. In fin dei conti i marciapiedi sono fatti proprio per permettere ai pedoni di passeggiare in tutta tranquillità e lontani da qualsiasi pericolo, ma questo a Molfetta non sempre accade.
Sempre nelle vicinanze, al termine del prolungamento di via Francesco Samarelli, un altro cartello è a rischio (sotto il ponte di via Ruvo), forse preda delal follia vessatoria di qualche scellerato. Questa volta però c’è la possibilità che possa cadere da un momento all’altro, colpendo un pedone oppure un’automobile che in quell’istante sta circolando in zona.
Perché nessuno controlla la stato della segnaletica? Anche i semafori mal funzionanti (spesso all’incrocio tra via Salvucci e via la Malfa o tra via Belinguer, strada provinciale per Bitonto e via Madonna della Rosa, o ancora all’imboccatura della Prima cala) sono ripristina tardivamente, anche dopo una settimana.
Questi che dovrebbero essere servizi di ordinaria amministrazione, a Molfetta diventano lavori di “straordinaria disorganizzazione” da parte di chi dovrebbe tenere alla funzionalità della viabilità cittadina.
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