MOLFETTA - Due i nuovi impianti pubblicitari apparsi dalla sera alla mattina su via Berlinguer, all’imboccatura del rondò di via Terlizzi, da entrambi i lati. La zona continua a tappezzarsi di cartelli pubblicitari, con le lamentele di alcuni residenti.
Una specie di cartellopoli, che uccide il decoro urbano dell’area d’ingresso alla città, senza dimenticare che proprio da maggio sono state accordate dal Settore Tributi e Concessioni comunali otto concessioni di spazi ed aree pubbliche per occupazione a mezzo impianti pubblicitari, tra cui alcuni rinnovi.
Punto all’ordine del giorno nel Consiglio comunale del 30 maggio, il Piano generale degli impianti pubblicitari era stato rinviato alla seduta successiva, ma dopo 6 mesi quel piano è ancora in stand by, in particolare le sue nuove norme tecniche di attuazione non sono state ancora varate dal consiglio. Continuano, però, concessioni di affissione su impianti pubblicitari e, in ultimo, l’istallazione di nuovi cartelloni.
Del resto, il rinvio in consiglio sembra sia stato determinato da una serie di discrasie amministrative proprio per la cartellonistica di via Terlizzi. I due nuovi cartelli installati rispettano la distanza minima di 25m dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari, come sancito dall’art. 51 del Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice della Strada (DPR n.495/92) per i centri abitati e per i tratti di strade extraurbane con un limite di velocità non superiore a 50 km/h (tipo via Berlinguer)? O il Comune ha sfruttato la deroga concessa per legge?
È possibile accordare nuove concessioni e installare ex novo altri impianti pubblicitari, nonostante il Piano generale degli impianti pubblicitari non sia stato approvato dal consiglio? Non sarebbe opportuna una verifica sulle concessioni, ma soprattutto sul corretto versamento del canone da parte del concessionario?
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