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Molfetta, accordo quadro Comune - imprese sociali: favorita la stipula di proroghe, licitazioni private e affidamenti diretti per urgenza? Accordo nato all'ambito del Secondo Piano Sociale di Zona Molfetta-Giovinazzo. Quale indirizzo politico? Quale cooperativa sarà maggiormente “sollecitata” dal Comune? Proliferazione incontrollata di proroghe di prestazioni, licitazioni private e affidamenti diretti per urgenza, derogando il principio di concorrenzialità?
12 gennaio 2012

MOLFETTA - Un accordo quadro per «rendere possibile un tempestivo e flessibile reperimento delle risorse umane necessarie e disponibili rispetto al manifestarsi di nuovi e non frequenti fabbisogni». L’amministrazione Azzollini lancia una rete territoriale con le imprese sociali del terzo settore di Molfetta Cooperativa Sociale Koinos, GEA Coopera Sociale Bari - Palese e Cooperativa Sociale Shaloom (delibera Settore Socio-educativo n.427/12).
L’accordo nasce all’ambito del Secondo Piano Sociale di Zona Molfetta-Giovinazzo (approvato con delibera CC n.7/10), il cui «Regolamento per l’affidamento dei servizi socio-assistenziali a soggetti terzi» prevede per i Comuni di Molfetta e Giovinazzo la possibilità di instaurare rapporti con soggetti erogatori di servizi e strutture socio-assistenziali accreditati.
Nell’operazione amministrativa rientrano i Centri Aperti Polivalenti per minori e Centri di Ascolto per le Famiglie, Centro Aperto Polivalente per Diversamente Abili, Centro Aperto Polivalente per Anziani (nella foto), oltre alle altre prestazioni socio-assistenziali ed educative di tipo domiciliare (home-maker,  servizio di assistenza domiciliare in favore di anziani e diversamente abili) e al trasporto scolastico, riabilitativo e sociale.
Quale indirizzo politico? Quale cooperativa sarà maggiormente “sollecitata” dal Comune di Molfetta e avrà la facoltà di impiegare le proprie risorse sulla base di progetto specifico?
Saranno forse le Cooperative Shalom e Koinos, che gestiscono alcune attività dei servizi sociali a Molfetta? Ad esempio, alla Cooperativa Shalom in ATI con la Cooperativa Demetra è stato affidato nel 2006 (l’autorizzazione definitiva è del 2008) la gestione del Centro Aggregativo per ragazzi e famiglie «Libertitutti» di Molfetta e del Centro per le famiglie di Giovinazzo con licitazione privata (gara a invito). Altro servizio, l’Educativa Territoriale in favore di minori a rischio di devianza e di famiglie in difficoltà (agosto 2006), dopo licitazione privata. In entrambi i casi, lo schema di bando risale all’agosto 2005.
Infine, la gestione del Centro di ascolto per le famiglie e servizi di sostegno alla famiglia e alla genitorialità nell’aprile 2008 e il Servizio di assistenza e di educativa domiciliare nell’ottobre 2006 (autorizzazione definitiva nel marzo 2008), revocato alla Cooperativa sociale La Socievole cui era stato affidato nel 2004.
Alla Cooperativa Koinos, invece, sono stati assegnati il Centro Aggregativo per minori e famiglie «Liberitutti» nel 2004 (affidamento reiterato nel 2005 e 2006), il Servizio educativo per il tempo libero nel 2006 e il Centro aperto polivalente per minori nel 2008 (affidamento rinnovato nel 2009 e 2010).
O la cooperativa GEA, che gestisce il Centro sociale polivalente per diversamente abili e il Centro sociale polivalente per anziani, oltre al relativo trasporto? Nel 2008 il Comune di Molfetta le ha rinnovato il contratto siglato nel 2003, senza però elaborare e pubblicare un nuovo bando di gara. Convenienza e pubblico interesse, le motivazioni dell’amministrazione Azzollini.
Tuttavia, la replica delle prestazioni potrebbe anche derogare al normale principio di concorrenzialità che domina la materia degli appalti pubblici. In questo caso, la necessità della trattativa con unico imprenditore deve essere rigorosa: occorre dimostrare che un determinato soggetto sia l’unico nella comunità a disporre del know how necessario per eseguire la prestazione. Dunque, l’impresa (nel caso specifico, la cooperativa) dev’essere l'unica capace di eseguire quella determinata prestazione. Dunque, non basta rifarsi alla «notevole convenienza economica per l’amministrazione comunale»: una motivazione che potrebbe essere insufficiente. Le altre cooperative avrebbero potuto gestire il servizio allo stesso modo?
Altra proroga (la terza), il servizio di assistenza domiciliare ai disabili nel 2008 (primo affidamento nel 2003, rinnovato già nel 2006). Ennesimo affidamento alla cooperativa GEA, che già gestiva i servizi tesi a favorire l’integrazione sociale della popolazione anziana (a seguito di bando ad evidenza pubblica), il servizio di assistenza domiciliare in favore dei pensionati INPDAP non autosufficienti nell’ambito del progetto «Home Care Premium» (agosto 2011).
Diretto, invece, l’affidamento del servizio trasporto disabili in regime di seminternato presso il Centro «Lega del Filo d’Oro» (marzo 2011) e del trasporto scolastico per diversamente abili per l’anno scolastico 2011/12: anche in questo caso la GEA gestiva già il servizio di assistenza ai portatori di handicap, in base al contratto firmato nel 2003 e rinnovato nel 2008.
Insomma, qualche dubbio sull’accordo quadro sembra più che lecito, perché potrebbe favorire il proliferare di proroghe, licitazioni private e affidamenti diretti per urgenza, habitué dell’amministrazione Azzollini. Questo potrebbe impedire anche la formulazione di un regolare bando ad evidenza pubblica, derogando il principio di concorrenzialità. Quando saranno realizzati nuovi bandi per nuovi affidamenti? Le altre cooperative sociali di Molfetta non citate nella delibera, come la Cooperativa La Socievole e il Consorzio Metropolis, quali chance avranno?
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Marcello la Forgia
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