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Medici di base toccati dalle indagini sul Caro estinto Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani, ha deciso la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini a più di una cinquantina di persone, interessati anche alcuni medici/politici
08 giugno 2006

MOLFETTA - Sono arrivate a conclusioni che sconvolgono il mondo delle sanità cittadina le indagini su illeciti commessi all'interno dell'ospedale di Molfetta, quelle che nello scorso mese di marzo determinarono l'arresto di 7 persone, dipendenti della struttura sanitaria e proprietari di agenzie funebri. Ora, il sostituto procuratore della Repubblica di Trani, Ettore Cardinali, ha deciso la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini per più di una cinquantina di persone, vale a dire buona parte dei medici di base molfettesi e alcuni medici in servizio presso l'ospedale. In pratica, prima di inoltrare gli atti al Gup, il sostituto procuratore ha avuto l'obbligo di notificare a tutte le persone toccate dalle indagini di aver indagato su di loro; nessun avviso di garanzia, dunque, perchè altrimenti la notifica non sarebbe stata necessaria. A far rumore, nel pieno della campagna elettorale, è il fatto che fra essi vi siano anche esponenti del mondo politico cittadino, alcuni già certi di un posto in Consiglio Comunale. Ricordiamo che l'inchiesta è partita quando si è scoperto che alcuni dipendenti dell'ospedale favorivano determinate imprese di pompe funebri, preavvertendole dei decessi avvenuti e così consentendo loro di battere la concorrenza, percependo per questo un compenso. Per quanto riguarda i medici, per alcuni si trattava di redigere certificati di morte senza accertare direttamente il decesso e le sue cause, quasi sotto dettatura degli impiegati delle imprese di pompe funebri; per altri, invece, di percepire denaro per servizi che sarebbero stati tenuti a fornire comunque, in quanto compresi nelle loro mansioni. Visti i diversi ruoli che gli indagati avrebbero svolto, sono differenti anche i reati contestati ai singoli, da associazione a delinquere, a falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, a corruzione, concussione e peculato Agli indagati, ora, restano 20 giorni dal momento in cui la notifica giungerà nelle loro mani, per aver prima di tutto accesso alle carte che li riguardano e poi per chiedere di essere ascoltati dai magistrati, o produrre una memoria a loro difesa, o avanzare istanza per ulteriori indagini. Ecco i nomi delle persone interessate dal provvedimento della Procura di Trani: Anna Elisabetta Altomare, Elio Fabrizio Massimo Massarelli, Rosa Colamaria, Teresa De Cesare, Fabio Luigi Ciannamea, Tiziana Guardavaccaro, Giovanni de Nichilo, Vito Amato, Michele Amoroso, Eugenio Basciani, Vincenzo Bini, Gaetano Campo, Stanislao Cosmo Caputo, Domenico Cives, Vito de Gennaro, Sergio de Pinto, Giuseppe de Robertis, Marco de Robertis, Isabella Dragone, Michele Facilone, Nunzio Fiorentini, Giovanni Gadaleta, Giovanni Giancaspro, Saverio Grillo, Pasqua Mancini, Vincenzo Vittorio Antonio Marzocca, Luigi Massari, Corrado Minervini, Nicola Giacomo Mario Murolo, Enrico Pansini, Domenico Pasculli, Raffaele Patimo, Francesco Petruzzella, Giovanni Francesco Petruzzella, Stefano Petruzzella, Sergio Roberto Rutigliano, Vincenzo Maria Rutigliano, Francesco Spezzacatena, Berardino Squeo, Vito Veneziano, Cosimo Zaza, Guido Renato Michele Caradonna, Corrado Lisena
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