Molfetta – Un capannello di gente attorno al neo eletto vicesindaco Maralfa e al vescovo don Luigi Martella. Siamo al porto di Molfetta ed il motivo di tanta confusione è la liberazione delle due tartarughe Caretta Caretta, del peso di circa 70kg, che erano state affidate alle cure del Centro Recupero Tartarughe Marine di Molfetta.
«I due grossi esemplari hanno una altezza del carapace superiore ai 70 cm, ciò significa che la loro età è superiore ai 20 anni» così Pasquale Salvemini, responsabile del Centro di Recupero Tartarughe Marine, presenta i due rettili Agatha Christie e Cecilia. La prima, chiamata Agatha Christie è una femmina da oltre 60 kg di peso, che viaggia con un trasmettitore satellitare. Ciò ha consentito di accertare che la stessa tartaruga è stata liberata a settembre 2012 a Pisciotta (NA) ed oggi ha raggiunto coste adriatiche, probabilmente portando con sé delle uova. «Cecilia, il secondo esemplare, è stato trovato sulle spiagge baresi che galleggiava e non si immergeva. Era affetta da problemi respiratori per i quali gli esperti avevano indicato la soppressione o lo stato di cattività. Grazie a delle cure, durate più di un anno, oggi siamo in grado di liberarla» dichiara Salvemini.
È proprio sul termine “liberazione” che verte il discorso del vescovo della diocesi di Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e Terlizzi, don Luigi Martella, sempre presente alla liberazione delle tartarughe «Questa domenica inizia con un bel segno, la liberazione». Così il vescovo descrive questa prima domenica post-elettorale, rivolgendosi all’ivi presente vicesindaco Bepi Maralfa «Noi dobbiamo custodire il creato e non stravolgerlo». Secca e breve è la risposta del pragmatico, come si è autodefinito, avvocato Maralfa, quasi un urlo di gioia intriso di gran significato «Sentiamoci tutti liberi!». Insieme al vicesindaco, hanno trovato spazio tra gli impegni istituzionali i nuovi assessori Betta Mongelli, assessore alla cultura ed al turismo, e l’assessore “tecnico” allo sviluppo economico e alla innovazione, Francesco Bellifemine.
Oltre a parecchi cittadini curiosi, sono stati presenti all’evento il vicesindaco di Giovinazzo Michele Sollecito, il sindaco di Bisceglie Francesco Spina, l’Assessore Provinciale alla Pesca della Provincia di Bari Francesco Caputo, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine e i responsabili delle associazioni e dei circoli interessati.
Circa trenta cittadini hanno potuto passare una domenica mattina unica e godere coi propri occhi della liberazione delle tartarughe al largo delle coste di Molfetta grazie ai circoli della vela di Molfetta e Bisceglie, alla Compagnia del Mare di Molfetta, alla Lega Navale di Bisceglie e di Molfetta e da Federpesca e Assopesca, che hanno messo a disposizione dell’evento energie e imbarcazioni.
Mezzi navali della Capitaneria di Porto hanno seguito l'evento in mare.
Una nuova amministrazione frizzante quella che da pochi giorni lavora negli uffici comunali e che si barcamena tra gli eventi cittadini, con l’augurio che la loro presenza attiva non venga mai meno. Molfetta si conferma ancora una volta importante polo per la tutela degli animali e la liberazione delle tartarughe Caretta Caretta, un evento importantissimo dalla risonanza in tutto il territorio limitrofo.