MOLFETTA - Dopo oltre due ore di attesa per la pioggia è ripresa la processione della Pietà e delle statue del Sabato Santo a Molfetta con l'insolita "uscita" dalla chiesa di San Gennaro.
La confusione iniziale ha creato sconcerto fra i confratelli delle varie confraternite, a causa di direttive confuse su come organizzare la processione forse per il cattivo tempo e per l’ansia da prestazione, la statua della Pietà, malgrado cominciasse a piovigginare, è stata fatta ugualmente uscire dalla chiesa del Purgatorio (già all’uscita di san Giovanni aveva iniziato a piovigginare).
Il priore della Morte e l'amministrazione della confraternita hanno rimediato coprendo la statua con un cellophane (nella foto concessaci gentilmente da Francesco Tempesta), proseguendo il percorso: un'immagine non certo bella (anche per il colore azzurrino anzichè bianco della plastica, una scelta sulla quale piovono altre polemiche) e una decisione molto discutibile (le statue sono di cartapesta e potrebbero essere irrimediabilmente rovinate dall'acqua). Sarebbe stato più utile non far uscire la Pietà dalla chiesa. Del resto, in pochissimo tempo si sono accese le polemiche sia tra i fedeli, sia tra i confratelli che hanno fortemente contestato la decisione di far uscire la Pietà e far continuare la processione. Insomma, molta improvvisazione.
Dopo un percorso sotto la pioggia, si è deciso di ricoverare le prime 6 statue nella parrocchia di san Gennaro, mentre i confratelli che portavano la Pietà hanno continuato la “loro” processione fino a quando un sacerdote non li ha invitati ad accelerare il passo, nonostante gli stessi avessero obbligato le altre confraternite a “muoversi”. Alla fine anche la Pietà è stata "ricoverata" nella chiesa di S. Gennaro. Notevoli i disagi per la banda e per gli agenti del Comando di Polizia Municipale, intervenuti per deviare la circolazione stradale. Sul sagrato della parrocchia san Gennaro sono continuate le polemiche, con un curioso e inopportuno battibecco tra confratelli.
Insomma, con un po’ di buon senso si sarebbe potuto evitare tutto questo trambusto, anche se la processione del sabato santo, come quella del venerdì, rappresenta una dei totem delle tradizioni pasquali locali.
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