La mannaia del Governo su Regioni e Comuni porta la firma del senatore Azzollini
Otto milioni e mezzo di euro di tagli nei prossimi due anni, conseguenze per sanità, trasporto pubblico, smaltimento dei rifiuti, pubblica istruzione. Per Formigoni (Pdl): "l'emendamento è una pezza peggiore del buco"
MOLFETTA - Lontano dalle beghe molfettesi per i fruttivendoli e dai toni accesi dell’ultimo consiglio comunale è toccato al senatore Azzollini mettere la faccia sulla manovra del governo che metterà in ginocchio Regioni e enti locali. L’Antonio cittadino è infatti il relatore della manovra economica nella Commissione bilancio del Senato e ha già presentato, a nome della maggioranza, l'emendamento che riguarda il taglio agli enti locali. Otto milioni e mezzo di euro di tagli nei prossimi due anni rispetto ai trasferimenti dello Stato agli enti locali. Ecco il primo vero effetto del federalismo fiscale.
La novità introdotta “nell’emendamento Azzollini” riguarda il diverso criterio di ripartizione. La precedente versione prevedeva una riduzione ''su base proporzionale'' con criteri e modalità stabiliti dal Ministero dell'economia, l’attuale dice, invece, che ''le riduzioni sono ripartite secondo criteri e modalità stabiliti in sede di Conferenza Stato-Regioni entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge”. Insomma, siano le Regioni e gli enti a decidere di che morte morire…
Tanto che il contenuto dell'emendamento del senatore Azzollini non ha tranquillizzato i rappresentanti degli enti locali, anche di centro destra. Formigoni, presidente Pdl della regione Lombardia ha subito dichiarato che l'emendamento del Pdl “è un pezza peggiore del buco” e ha chiesto un nuovo incontro con il ministro Tremonti.
Stesso discorso per Comuni e Province. Per i primi restano i tagli di 1,5 miliardi per il 2011 e di 2,5 miliardi per il 2012; per le seconde i sacrifici sono confermati in 300 milioni per il 2011 e 500 milioni per il secondo anno. Ma anche in questo caso è concessa una certa flessibilità nella modalità attuative che sono rinviate alla Conferenza Stato-città e autonomie locali.
Dunque in questo caso la doppia veste di senatore e sindaco non è servita a nulla. A Roma Azzollini non ha potuto fare il rivoluzionario contro il suo stesso governo. Per dovere di partito e responsabilità istituzionale si è coperto il capo e ha dovuto far cadere la mannaia sugli enti locali. Cosa raccontare ai cittadini, ai quali saranno tagliati servizi pubblici essenziali, si penserà nel fine settimana molfettese… Infatti la riduzione dei trasferimenti avrà conseguenze disastrose per tutti.
Sanità, trasporto pubblico, smaltimento dei rifiuti, pubblica istruzione. Questi i principali settori in cui regioni, province e comuni dovranno applicare dei tagli. Tranquilli a sentire il governo nessuno metterà le mani nelle tasche degli italiani, rimarranno solo senza servizi e a pagare saranno ancora una volta i più deboli.
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