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Continua "lo sport della notte" a Molfetta: bruciate 5 auto. E siamo a 29 dall'inizio dell'anno. Il grave silenzio del sindaco Sul numero della rivista mensile "Quindici" in edicola "Molfetta brucia" editoriale del direttore Felice de Sanctis e approfondimenti sugli incendi
25 marzo 2012

MOLFETTA - Continua lo “sport della notte” a Molfetta: l’incendio delle auto. I soliti “ignoti” certi dell’impunità hanno bruciato ben 5 vetture dalle 22.15 alle 5 del mattino. E la città ha paura, i cittadini vivono nell’incubo che la prossima notte possa toccare alla propria vettura la sfortuna di essere distrutta.
I “ragazzi terribili” (chiamiamoli così per far piacere a chi crede alle favole) hanno cominciato in via Catecombe con una Ford Fiesta. Due ore dopo hanno dato tempo ai vigili del fuoco di finire il primo lavoro per offrire loro un nuovo impegno in via San Corrado raddoppiando la posta: due vetture in fiamme, una Ford Mondeo e un’Opel Astra.
Poco dopo mezzanotte il “divertimento” del circo del fuoco si è spostato in via Martiri, nel quartiere delle “Camere nuove”, obiettivo due Audi 80. E siamo a 29 auto distrutte dall’inizio dell’anno.
Infine, per diversificare e non dare troppo nell’occhio. i “birbantelli” si sono spostati nella vicina Terlizzi e hanno incendiato una Fiat Punto.

Questa volta il sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini, che, ricordiamo è autorità di pubblica sicurezza, non era a Roma, perché notoriamente viene a trascorrere il week-end in città, e non può dire di non sapere.
Ricordiamo che la legge prevede che quando eccezionali esigenze di servizio lo richiedono, il prefetto, o il questore su autorizzazione del prefetto, possono inviare funzionari della Polizia di Stato nei Comuni dove non vi è un commissariato, sospendendo la competenza del sindaco quale autorità locale di pubblica sicurezza.
Che aspetta, allora, il prefetto di Mari, dott. Mario Tafaro, ad intervenire ed esercitare eventualmente poteri sostitutivi? I Carabinieri, per carenza di mezzi e uomini, forse sono insufficienti ad affrontare una situazione che si trascina da 4 anni, perché non inviare funzionari della Polizia di Stato a Molfetta?
A che punto sono le indagini della magistratura? Le autorità inquirenti ritengono che si tratti ancora di “ragazzate” o di autocombustione? Le indagini hanno verificato chi siano i proprietari delle vetture, se hanno connessioni fra loro, se hanno precedenti penali. E’ così difficile scoprire questi “vandali”, oppure siamo di fronte a episodi della criminalità organizzata. Cosa ne dice l’antiracket? Bisogna aspettare le denunce per muoversi? Cosa fanno le forze di opposizione (quelle di maggioranza sono notoriamente asservite al sindaco)? Come mai tanto silenzio, da sembrare omertà? Non ci si può limitare a un manifesto o un comunicato stampa, occorrono azioni più decise.
Intanto la città ha paura, i cittadini chiedono aiuto e il sindaco non può sostenere che non ci sono problemi di sicurezza e chiedere verbalmente l’istituzione di un commissariato di polizia: occorre agire subito, altrimenti questi “ragazzacci” alzeranno il tiro. “Quindici” unico organo di stampa a farlo, da tempo lancia l’allarme sicurezza a Molfetta, ma nel denunciare questa situazione, deve rilevare l’assoluta inerzia di fronte a un problema, che è sottovalutato nella sua gravità.
Sul numero della rivista mensile "Quindici" in edicola "Molfetta brucia" editoriale del direttore Felice de Sanctis e approfondimenti su questi "strani" incendi.
 
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TESTO DELLA CELEBRE CANZONE DEL NOSTRO CONCITTADINO IL MOLFETTESISSIMO MICHELE SALVEMINI IN ARTE "CAPAREZZA" -VIENI A BALLARE IN PUGLIA-INNO ANTIRACHET I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. E tu dove vai a ballare? RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù. Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio. Mare adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio. Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa. Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma. Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese. Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese,no non badano a spese, pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù. E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finché non ingombra la tomba. Vieni a ballare compare nei campi di pomodori dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli. Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia. Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù. O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te. E subito penso che potrei morire anche con te.


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