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Consiglio comunale, bilancio di previsione e pluriennale di attuazione: Salvemini, come il «pagamento delle bollette» Passano anche il Piano delle alienazioni pubbliche e il Piano triennale delle Opere Pubbliche. Le proposte di Piergiovanni (Sel) per i lavori pubblici. Salvemini (Pd): bilancio «arrangiato senza nessuna cautela contabile»
06 luglio 2011

MOLFETTA - Passa a maggioranza il Bilancio di previsione 2011 e pluriennale di attuazione 2011-13, presentato dall’assessore al Bilancio, Giulio la Grasta, che ha ribadito non solo la difficile congiuntura economica dovuta alla crisi finanziaria e al federalismo fiscale, ma anche l’impegno dell’amministrazione Azzollini per il mantenimento dei servizi e il rilancio delle attività produttive.
«Un bilancio da pagamento delle bollette, perché arrangiato e senza nessuna cautela contabile», secondo il consigliere Mino Salvemini (Pd), che riconosce la difficile la quadratura del bilancio per «il taglio selvaggio dei trasferimenti dallo Stato»: tutte le entrate correnti saranno destinate a finanziare le spese correnti. Previsto per i prossimi anni uno stallo amministrativo di fronte a un trend nazionale negativo, in cui anche i Comuni che rispettano il patto di stabilità, come Molfetta, sono a rischio finanziario.
Approvati anche il Piano delle alienazioni pubbliche, il cui elenco non è variato rispetto a quello del 2009-10 (assenti solo gli immobili comunali) e il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2011-12, scremato di una serie d’interventi (approfondimento sul numero di giugno di Quindici). Annunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Mariano Caputo, la riqualificazione della pista del Palazzetto don Sturzo (210mila euro), che potrà essere utilizzata non solo per l’hockey, ma anche per pallavolo e basket. E la copertura della struttura, ancora in amianto? Quando il Comune di Molfetta provvederà alla sua eliminazione e al corretto smaltimento?

Piergiovanni (Sel), perplessità e suggerimenti. «Strano approvare un bilancio ai primi di luglio, se entro il 30 settembre il consiglio dovrà valutare gli obiettivi raggiunti dai dirigenti», la perplessità del consigliere Nicola Piergiovanni (Sel), che auspica anche una maggiore attività di controllo e riaccertamento da parte dell’Ufficio Tributi di fronte alla riduzione dei trasferimenti statali.
Assenti i tanti propagandati concorsi per i Vigili Urbani nel bilancio di previsione, secondo Piergiovanni sarebbe opportuno anche un potenziamento dell’attività della Multiservizi che, ancora comunale, potrebbe incrementare le entrate correnti. Non solo, il consigliere di opposizione ha anche chiesto all’amministrazione una consultazione popolare per individuare le strade oggetto della futura bitumazione (mutuo da 3milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti per riqualificare solo il 15-20% delle strade cittadine). «Le strade sono state individuate in base al censimento dei sinistri», la replica dell’assessore Caputo.
Scomparso per il 2011 anche il nuovo arredo urbano di Corso Umberto (opera confinata nel 2012 per una somma di 12milioni i euro), Piergiovanni ha lamentato lo stallo per la sistemazione del Parco di Mezzogiorno e di quello di via Samarelli (entrambi preda dei vandali e dell’abbandono) e la necessità di programmare la realizzazione di nuovi cassettoni, oltre a quelli già cantierati, che saranno esauriti dai soli defunti a deposito. Senza dimenticare i pontili della Banchina San Domenico: l’assessorato ai Lavori Pubblici aveva garantito a Quindici che dopo Pasqua sarebbe stata completata la procedura per l’affidamento della ristrutturazione delle strutture. Cos’è stato fatto? È stata completata la procedura? O si è trattato del solito fumo negli occhi?
Assente qualsiasi intervento nel comparto 15, dove l’amministrazione Azzollini ha programmato di spostare il mercato settimanale con il Piano del Commercio approvato lo scorso anno. Presenti, però, 6milioni di euro per le opere di urbanizzazione da ricavare attraverso un mutuo: «non abbiamo più i soldi in cassa per garantire le opere di urbanizzazione, come i marciapiedi, ai cittadini che le hanno pagate - ha denunciato Salvemini - questo è il risultato di un errore strategico di pianificazione edilizia, confusa e disordinata».
Previsti dal piano i parcheggi interrati, di cui Molfetta ha estrema necessità per snellire la viabilità che s’ingolfa soprattutto nel fine settimana e nelle ore di punta al centro città, producendo un pericoloso inquinamento e azzerando la vivibilità. Tutto resta però aleatorio, in assenza di finanziamenti privati. Da un punto di vista progettuale, l’unico parcheggio strategico sarebbe quello di via Leoncavallo-via Piccinni e di Piazza Aldo Moro, per Salvemini, perché sgonfierebbero il traffico lungo via Giovinazzo fino a Corso Dante, area da chiudere al traffico con la villa comunale.
 
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Autore: Marcello la Forgia
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