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Azzollini-Minuto, la storia infinita ricomincia: dopo l'ultimo divorzio, un nuovo matrimonio politico a Molfetta A Carmela Minuto l'assessorato al Marketing Territoriale. La storia infinita dal 2001 ad oggi, con la lettera del 2007 della Minuto. Le dimissioni del sindaco: ancora un'escamotage da repubblica ex sovietica?
06 agosto 2012

MOLFETTA - Come anticipato da Quindici sabato scorso, il sindaco senatore Antonio Azzollini ha (re)imbarcato nella sua “nave concordia” (la giunta municipale che sta affondando) la consigliera Carmela Minuto come assessore al Marketing Territoriale, ruolo ricoperto dall’ex Giacomo Spadavecchia, dimessosi nel luglio 2011.
Non è la prima volta che la Minuto traghetta da uno schieramento all’altro, per dirigersi comunque sempre verso Azzollini. E la storia infinita tra matrimoni e divorzi politici tra Ridge Forrester e Brooke Logan riprende a scorrere con una nuova serie di episodi. Nel 2001 era stata eletta consigliere comunale nella lista dei Cristiani Democratici Uniti (che appoggiavano Tommaso Minervini), mentre Luigi Panunzio, all’epoca consorte, fu nominato assessore comunale all’Ambiente. Nel 2006, dopo le elezioni comunali vinte da Azzollini, ebbe le deleghe alle Municipalizzate e al Patrimonio comunale, oltre alla nomina di vicesindaco.
Ma una terribile bufera si scatenò dopo qualche mese dall’insediamento della prima giunta Azzollini nel 2006, quando il sindaco ritirò improvvisamente le due deleghe alla Minuto, allora massimo rappresentante istituzionale locale dell’Udc, nonché membro del direttivo nazionale. Pomo della discordia la partecipazione della Minuto alla riunione della Commissione Provinciale di Pubblico Spettacolo che doveva ratificare l’apertura del Cinestar all’interno del Fashion District.
Azzollini, abituato a decidere per sé e per tutti sempre e comunque da solo, non accettò la partecipazione del suo assessore alla riunione convocata dalla Commissione (composta da rappresentanti della Prefettura, della Questura, dei Vigili del Fuoco, della Asl e del Comune) per esprimere una valutazione tecnica sulla agibilità della struttura e consentirne l’apertura. Nonostante il veto di Azzollini, la Minuto era stata sollecitata a partecipare alla riunione della stessa Commissione, considerata l’assenza di rappresentanti del Comune.
Il dominus legibus solutos reagì in linea con il personaggio che non ammette deroga alcuna, anche alle sue ben note esplosioni verbali. La storia tra i due è infinita, ma un altro è l’episodio paradossale. In una lettera del 27 dicembre 2007 la Minuto scrive ad Azzollini per farsi (ri)revocare le deleghe che le erano poi state riconsegnate.
«Ill.mo Sig. Sindaco, all’indomani delle elezioni comunali del 2006, ho accettato con entusiasmo da Lei la innovativa delega alle aziende partecipate oltre a quella sul patrimonio dell’Ente e mi auguravo di poter creare un proficuo rapporto collaborativo tra il Comune Proprietario e gli organi delle varie aziende […] - scriveva la Minuto -. Tutto questo non si è potuto realizzare perché mi è stato impedito di poter esercitare il mio ruolo per i seguenti motivi: l’azienda speciale ASM ed i suoi organi tecnici e politici si sono chiusi in un atteggiamento omertoso e, in alcune occasioni, di palese ostilità […]; la Molfetta Mobilità e Trasporti che condivide gli organi tecnici con l’ASM ha mantenuto atteggiamenti meno gravi, ma similari; la Molfetta Multiservizi, alla luce delle difficoltà dei rapporti con il socio minoritario, non ha mai interloquito con la sottoscritta; le partecipazioni minoritarie nelle ATO e nei consorzi ASI e Conca Barese sono state seguite da altri assessori e sporadicamente dalla sottoscritta che si è spesso trovata nell’imbarazzante situazione di non conoscere quanto fatto e/o detto in precedenza».
«Quanto sopra non mi ha scoraggiato ma alcune decisioni prese a mia insaputa in seno all’azienda speciale ASM che non posso assolutamente condividere mi hanno spinta a fare questo passo - concludeva la Minuto nella lettera -. Pertanto, Ill.mo Sig. Sindaco, La prego di modificare la mia delega sollevandomi dall’incarico di seguire le azienda partecipate in considerazione del fatto che non ho alcuna possibilità di incidere in alcun modo sugli aspetti politici delle stesse aziende».
Oggi, dopo un travaglio durato circa 4 anni, si sta per scrivere un nuovo capitolo di questo affaire politico con la nomina ad assessore senza delega. Non si sa bene se la Minuto resterà in carica solo qualche mese, se Azzollini si dimetterà ad ottobre per eliminare l’incompatibilità sindaco-senatore e ricandidarsi al Senato, come previsto dalla legge.
Anzi, non si esclude che Azzollini possa tirar fuori dal cilindro l’ultima astrusa interpretazione della legge. Infatti, secondo indiscrezioni, forzando il sistema, Azzollini potrebbe dimettersi appena 40 giorni prima delle elezioni per non far decadere in automatico la sua amministrazione, guidata dal suo vicesindaco, magari lo stesso che designerà a capeggiare la coalizione. Forse Carmela Minuto? O Nicola Camporeale, attuale presidente del Consiglio comunale? O qualcun altro?
Questo infernale escamotage, qualora fosse possibile, creerebbe un circuito chiuso durante la campagna elettorale con un vicesindaco alle sue strette dipendenze (ogni eventuale problema interpretativo sarebbe poi rinviato alla prossima giunta delle incompatibilità al Senato). Uno scenario da repubblica ex sovietica.
 
© Riproduzione riservata
Autore: Nicola Squeo
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Qualcuno ("Ulisse), artificiosamente confonde. Quindici non è un partito politico, non è uno schieramento (Il centrosinistra) e non vuole surrogarsi a nessun partito o schieramento. Quindici è semplicemente un giornale libero, fatto di uomini liberi che non sono condizionati da nessuno, leggono, si informano, scrivono liberamente su tutto quello che avviene in questa città. Dire questo in una città normale equivale a dire il nulla. Ma dirlo a Molfetta, dove tutto oramai è ammorbato dalla cappa asfissiante del potere assolutistico di un uomo solo al comando (stampa compresa, con l'eccezione di questa testata), è dire tutto. Se sarà necessario anche il contributo di Quindici, non per costituire una coalizione, non per fare politica (perché politicanti non siamo), ma per liberare Molfetta dall'incubo, ebbene, gli uomini e le donne di Quindici (e sono tanti), non si tireranno indietro... E con noi, tra di noi, ci sono uomini e donne di tutte le tendenze politiche, dall'estrema sinistra, fino alla destra liberale. E se necessario, questi uomini e queste donne indicheranno (non ad una coalizione, ma a tutta la città), non un semplice candidato sindaco, ma un liberatore, un partigiano della democrazia, che dovrà costituire un CLM, tra tutti gli uomini liberi di questa città, cattolici, laici, moderati, liberali e di sinistra, dalle parrocchie ai centri sociali chiederemo molto semplicemente: Volete liberarvi del satrapo si oppure no? Nella prossima competizione elettorale, i Molfettesi non dovranno scegliere tra uno schieramento di centrodestra e uno di centrosinistra, ma tra la libertà, la democrazia, il progresso di questa città e il suo fosco medioevo, impersonato ancora e sempre (indipendentemente dal fantoccio che sarà designato a surrogarlo come un ologramma), dal "caudillo", dal "conducator", di questa città. Costui, sia chiaro, dovrà essere estirpato da questo città, poiché costui, oggi, per questa città, rappresenta il male assoluto da sconfiggere! E' questa la priorità assoluta. Se questa priorità verrà assunta da tutti gli uomini liberi di questa città, anche da quelli della destra liberale e democratica (quella che non si riconosce nella politica debosciata), ebbene, Quindici con le sue donne e i suoi uomini migliori, non si tirerà indietro. Prima del Governo, viene la riconquista della libertà, della dignità, della legalità perduta... Serve un 25 Aprile e, per questo, se sarà necessario, metteremo a disposizione la nostra arma migliore: LA LIBERTÀ!

<< ZONE FRANCHE URBANE: CRONACA DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO! A pagina 34 del quotidiano “Il Sole 24 Ore” di oggi, 2 ottobre, sono pubblicate le 22 zone franche urbane ammesse a finanziamento dal Ministero dello Sviluppo Economico e tra le quali non vi è Molfetta. Il fatto che si potesse perdere l'opportunità del finanziamento e dell'attivazione di una Zona Franca Urbana nella nostra città l'avevo intuito sin dall'8 luglio scorso quando pubblicai sul mio blog un invito all'Amministrazione Comunale ad attivarsi in fretta in vista della scadenza del 21 luglio. Tale mio timore era accresciuto dal fatto che nessun amministratore ne parlava mentre nelle città limitrofe l'argomento era stato ampiamente discusso in pubbliche sedute e con la partecipazione dei cittadini. Nel Comune di Andria (che è poi una delle tre città pugliesi selezionate dal Ministero dello Sviluppo Economico) era già stato pubblicato il piano di attivazione della ZFU con tanto di planimetrie che mostravano la perimetrazione della zona. Decorso il termine del 21 luglio senza notizie pensavo che per una misteriosa ragione il senatore-sindaco avesse deciso di desistere e abbandonare un suo cavallo di battaglia politica, ma, invece, su un quotidiano del 4 agosto lessi che Molfetta aveva presentato la propria candidatura ed inviai immediatamente una interrogazione consiliare per capire come ciò fosse stato possibile ad insaputa dei consiglieri comunali. Quasi per magia il giorno dopo, 6 agosto, viene pubblicata la delibera di giunta n.105 del 21/07/2008 (ultimo giorno utile alla candidatura). Risulta chiaro che il progetto è stato confezionato ed inviato in fretta e furia all'ultimo secondo ed in totale assenza di confronto politico e/o sociale e, pertanto, sotto la totale responsabilità politica dell'amministrazione comunale che ha miseramente fallito su un cavallo di battaglia del nostro Sindaco che per anni ha sbandierato ai quattro venti con tante manifestazioni in pompa magna la sua meravigliosa intuizione di trasformare Molfetta in una zona franca. Del resto migliori risultati non sono ottenibili in un comune dove il doppio o triplo incarico si è diffuso tra tutti i suoi dirigenti ad immagine e somiglianza del proprio divino sindaco. >> GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2008 - INDOVINATE CHI L'HA SCRITTO???






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