Azzollini prima taglia l'accompagnamento ai disabili poi è costretto al ritiro
Più che gli emendamenti a questa finanziaria del sindaco-senatore-presidente di Molfetta rimarranno i refusi
Quanti molfettesi portatori di handicap hanno votato per il sindaco e senatore Azzollini? Sarebbe interessante saperlo. Chissà cosa penseranno questi in particolare, quando scopriranno che il Governo Berlusconi per far cassa, taglia la spesa sociale.
A loro brucerà come sale sulle ferite la firma in calce all’emendamento della manovra Tremonti. Per la manovra Tremonti, il relatore della Commissione Bilancio del Senato è Antonio Azzollini.
Azzollini, pochi giorni fa, fu al centro di una giornata di fibrillazione. Su un suo emendamento alla manovra scoppiò il putiferio.
A innescare la raffica di dichiarazioni, controdichiarazioni, smentite, e correzioni era la notizia di tagli alle tredicesime di forze dell’ordine, polizia, vigili del fuoco, dipendenti pubblici.
Palazzo Chigi dovette pubblicare una comunicazione ufficiale:«Tredicesime salve». Poi lo stesso Berlusconi in tv ribadì la sua distanza da Tremonti. «Smentisco questa notizia nella maniera più assoluta. La norma sulle tredicesime non ci sarà».
Azzollini quel giorno si è limitato ad assicurare che la norma sarebbe stata cancellata, salvo precisare che il relatore, cioè lui, opera su posizioni condivise dalla maggioranza. Della serie: parafulmini sì, ma bersaglio di fuoco amico no!
Adesso la nuova proposta. Sempre targata Azzollini. Guerra ai malati. Ma non quelli falsi. I furbetti che con cecità totale magari ti sorpassano su uno Suv. Ma quelli veri.
E Azzollini è nuovamente in prima pagina.
Editoriale di Furio Colombo sul «Fatto quotidiano» di oggi. Alcuni stralci. Scrive Colombo: «…questa volta sembra che [Azzollini, ndr] sia stato lasciato libero di tagliare i privilegi dei disabili (tipo avere qualcuno che ti imbocchi se sei immobile o che ti sollevi se non respiri) fino all’ultimo centesimo». Continua: « (..) il fedele Azzollini della Commissione Bilancio del Senato sta tagliando centesimi dai centesimi. O, quando è possibile, sta eliminando l’intera prestazione (per esempio l’accompagnatore, d’ora in poi vietato, qualunque sia il grado di incapacità di prender cura di se stesso, salvo l’immobilità assoluta).
Colombo sottolinea infine il seguente paradosso: da un lato il Governo invece che scovare e punire i falsi invalidi, umilia i cittadini italiani disabili, dall’altro taglia laddove da tagliare c’è poco, visto il costo mensile esiguo di ciascun assegno di sopravvivenza dato ai malati.
Facile mettere mano ai tagli ai disabili per chi è seduto su uno scranno…almeno quanto fare marcia indietro. Non è così facile per i disabili, che nonostante tutto oggi sono scesi in piazza e hanno ottenuto la promessa cancellazione dell’ennesimo “refuso Azzollini”.
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